Crespi: “Cremona ha cecchini micidiali Puntiamo sulla difesa”

Corriere di Siena

Prima di campionato al Palaestra per la Mens Sana, che oggi alle 18.15 affronterà la Vanoli Cremona per il debutto dell’avventura 2013/2014. Dopo la rifinitura, il coach biancoverde Marco Crespi fa il punto sulla situazione a poche ore dalla palla a 2. “E’ la prima giornata – spiega. -La prima partita in casa a pochi giorni dall’aver gioito davanti al nostro pubblico per la vittoria della Supercoppa. La sfida con Varese ha aggiunto dettagli positivi al processo di identità della squadra. Abbiamo recuperato Rochestie, che martedì scorso era totalmente debilitato da un virus intestinale. Oggi mi aspetto che chi ha giocato meno e non in modo brillante contro la Cimberio abbia ancora più energia. Cremona è una squadra che vuole giocare a ritmi alti, che ha in Chase e Rich le prime punte, ma ci sono anche tanti giocatori che possono portare punti. Gresta ama allargare il campo anche con cinque giocatori che possono colpirli dalla lunga distanza”. Poi, dagli schermi di Msb tv, rilancia: “Ci sono sensazioni tipiche di un debutto, con curiosità ma anche con la consapevolezza che quello che si riesce a fare nella regular season è qualcosa che può marchiare la carriera di un giocatore. Ci sentiamo pronti per cominciare questa avventura. Come punti di forza scelgo la capacità di saper lavorare insieme in difesa, per limitare le migliori caratteristiche degli avversari, e la predisposizione naturale, ma anche costruita attraverso le spaziature, di passarsi il pallone in attacco”. Cosa servirà fare per conquistare i primi 2 punti? “Sfidiamo una formazione che, in precampionato, ha viaggiato a 88 punti di media grazie ai suoi grandi attaccanti con mani calde dalla lunga distanza. L’arma su cui puntare sarà allora la difesa per limitarne i tentativi da 3 punti”. La Mens Sana è reduce da una vittoria in Supercoppa che può essere uno stimolo a fare sempre meglio, ma anche un rischio di sentirsi già un gruppo arrivato. Il coach spazza via tutti i dubbi: “Non è né l’uno né l’altro. E’ semplicemente il passato”.