Haifa è una città tutta da scoprire
22 gennaio Rassegna Stampa
La Nazione
IN ISRAELE hanno le idee chiare: «A Gerusalemme si prega, a Tel Aviv ci si diverte e ad Haifa si lavora». Ed in effetti Haifa sembra tutto tranne che una città turistica. La sponda più europea della costa che delimita il Monte Carmelo sul quale è ‘arroccata’ la parte più antica della città, per quanto splendida non è certo stata costruita per sostenere l’impatto dei quasi trecentomila abitanti. Niente a che vedere con Tel Aviv dove le spiagge sono attrezzare per un turismo di massa e lo skyline della città, anzi, della metropoli, somiglia molto a quello di una città americana. Ad Haifa l’acqua per esempio: un tesoro dal valore inestimabile. La versione ’frizzante’ praticamente non esiste. La chiamano ’soda’ ed in quanto tale è prodotta, tra le altre, dalla Schweppes. Il prezzo quasi inaccessibile se in hotel la bottiglia piccola è venduta a 25 shekels, più o meno 5
euro. Prezzi accessibili, invece, per accedere alla Romema Arena (sui 20 euro per un settore quasi bordocampo) l’impianto dove gioca il Maccabi e che può contenere fino a 5000 spettatori. Ma raramente c’è il sold out. Del resto ad Haifa la gente lavora e non si diverte. Pregherà, però, per vincere una partita che potrebbe valere molto nell’economia di una Coppa che ad Haifa vedono come quell’Euroleague.