‘Mens Sana 3.3′ per stupire ancora


17 gennaio  Rassegna Stampa

La Nazione

UN’ESTATE di lavoro intenso e subito una trasformazione: Spencer Nelson si fa male e Kim English viene tagliato. Marco Crespi deve ricominciare da capo. O quasi. Ma trova presto un equilibrio
solido, seppur attraverso le difficoltà. E la Mens Sana va. Benissimo in campionato, speranzosa in Euroleague. Con Daniel Hackett leader assoluto, il go to guy, l’uomo dell’ultimo pallone, il giocatore intorno al quale e per il quale era stata costruita la squadra. Uno che sembra aver risolto in pochi giorni i problemi di Milano, tanto per tracciare una dimensione virtuale delle sue capacità. Era la situazione ideale ad inizio dicembre, con una Supercoppa in bacheca, con il sogno Top 16 alla portata dopo la vittoria con Zielona Gora.  Nessuno si aspettava che sarebbe
stato necessario un nuovo aggiornamento: Montepaschi ’3.3′. Già, perché quella ereditata da Crespi è la terza versione della squadra che ha vinto i precedenti sette scudetti: la Montepaschi 1.0
di Pianigiani, prima pioniera poi dominante, la versione 2.0 di Banchi, meno ricca ma ugualmente determinata e vincente. Infine quella di inizio stagione, la Mens Sana 3.0 figlia di una crisi devastante, neppure paragonabile per budget a quella che l’ha preceduta, figuriamoci alle altre. E infatti composta da 3 soli (Hackett, Ress e Ortner) dei 12 protagonisti nel trionfo di Roma.
Ecco. Nell’arco di tre mesi Marco Crespi ha dovuto installare due aggiornamenti. E al netto della legge di Murphy, il rilascio del ’3.3′ coincide con un calendario devastante. Dalla partenza di Hackett sei trasferte in nove partite (Sassari, Brindisi e Milano, tanto per gradire in Italia, più quella in Repubblica Ceca prima di Cremona e Haifa nei prossimi cinque giorni) e tre gare casalinghe con due sconfitte (Caserta e Khimki) ed un successo (Varese). Al momento due vittorie in sette gare. Stagione compromessa? Siamo al dunque. Chi si è fatto quest’idea è completamente fuori strada. Al momento del varo di ‘Mens Sana 3.0′ gli obiettivi dichiarati erano la Supercoppa, il sogno proibito Top 16 e la qualificazione ai play off scudetto per mantenere la licenza A di Euroleague. Il primo
conquistato, il secondo svanito per 2 preghiere di Malaga, il terzo classifica alla mano, ancora apertissimo. Che sarebbe stata una stagione complessa era chiaro fin dall’inizio. Per questo sarà ancora più emozionante riuscire a spingere la squadra per portarla dove da sola forse non potrebbe arrivare. A ognuno il suo compito, quindi. E se quello di Marco Crespi è eliminare i bug della ‘Mens Sana 3.3′, i tifosi avranno un ruolo fondamentale nella promozione del prodotto. Inutile nascondersi dietro ipotesi tanto pittoresche quanto anacronistiche. Giocare ad alti livelli piace
a chiunque. E la Mens Sana vuole continuare a farlo. Con l’aiuto di tutti.

Federico Cappelli


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