Mens Sana legge i segnali positivi e si lancia in Eurocup


28 gennaio  Rassegna Stampa

Corriere di Siena

Sprazzi di ritrovata Mens Sana in campionato, aspettando l’ultima chiamata per l’Europa. E’ vigilia di Eurocup per i tricolori, domani sera (20.30 al Palaestra) nuovamente di fronte a quel Maccabi Haifa che appena una settimana fa li ha mandati pesantemente al tappeto, complicandone oltremodo l’avventura internazionale: figli di quella pessima prestazione, i primi
due periodi del match di domenica pomeriggio contro Reggio Emilia hanno fatto temere il peggio in casa-Montepaschi, ma anche spinto il gruppo a tirare fuori agli artigli nei secondi 20′e prendersi una vittoria dal peso specifico notevole. Soprattutto perii morale. Quanto questo “serrare le fila” possa incidere per far voltare pagina alla squadra di Marco Crespi, saranno i prossimi appuntamenti a dirlo. Appuntamenti che cadono ravvicinati (sei entro il 19 febbraio, potrebbero diventare sette
o addirittura otto se si andrà oltre il primo step di Coppa Italia) e che tolgono giorni preziosi al lavoro in palestra, ma che vanno saputi affrontare col piglio (energia ed intensità) mostrato domenica scorsa nel post-intervallo per far sì che il lungo lavoro di restyling commissionato dal club al coach e al suo staff produca una nuova identità di squadra. Possibilmente senza perdere troppo l’abitudine alla vittoria che aveva caratterizzato la tranche iniziale della stagione, mettendo a frutto un girone di
ritorno nel quale buona parte delle prime della classe (Cantù, Sassari, Brindisi e Milano) passeranno sul campo di Siena. Di sicuro la fiducia che la panchina biancoverde è tornata ad accordare ad Erick Green (34′ sul parquet contro la Grissin Bon: moltissimo se paragonato ad una media di 21′ in campionato e di 23′ in coppa) è stata ben riposta se si va a rileggere 0 terzo periodo del prodotto di Virginia Tech, giocatore che era sembrato soffrire l’irrompere nelle rotazioni di Haynes dopo le buone
prestazioni offerte nel breve interregno fra la partenza di Hackett e l’arrivo del nativo di Irving, quest’ultimo un oggetto ancora abbastanza misterioso nella gestione soprattutto offensiva della squadra. Buona anche l’idea di andare a chiudere gli spazi con la fisicità di un (finalmente) ritrovato Ortner e l’esperienza di capitan Tomas Ress, non tralasciando affatto
di dare ad un “underdog” come David Cournooh grandissimi meriti per il coraggio e la qualità di alcune sue scelte offensive, oggettivamente poco pronosticabili nel momento in cui, durante il mercato estivo, il “pupillo” di Giulio Griccioli si aggregò alla squadra. Capitolo Eurocup alle porte, dicevamo. Le chances di riagganciarsi alla zona-qualificazione sono assai
limitate, perché nel girone di ritomo del Gruppo K al Maccabi andrebbero sia recuperate due vittorie, sia ribaltati i 20 punti di scarto patiti nella gara di Haifa: tutto ciò al netto di una trasferta abbastanza off limits come quella che i campioni d’Italia sosterranno il 12 febbraio a Khimki, o del fatto che in ballo sia pure il Nymburk e quindi, gli annessi e connessi di una “corsa a tre”, possano essere abbastanza difficili da prevedere in questo momento.

Matteo Tasso


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