Mens Sana, lezione da imparare
17 gennaio Rassegna Stampa
Corriere di Siena
La Mens Sana è tornata dalla trasferta di Nymburk con un bagaglio pieno di appunti e considerazioni da sfruttare subito per crescere e progredire, sia nella mentalità che nella fluidità di gioco. “Abbiamo preso una lezione da cui dovremo imparare” commentava nella Repubblica ceca il coach Marco Crespi, e non ci sarebbe da stupirsi se i suoi giocatori, già domenica a Cremona, facessero tesoro di quanto accaduto mercoledì sera. Il dato di fatto con cui i campioni d’Italia hanno nuovamente fatto ingresso sul suolo patrio è che sono ancora a zero punti e per provare a strappare il secondo posto, che vale comunque il passaggio del turno, il tempo stringe. Anche in Euroleague la partenza è stata da choc e poi la qualificazione alle Top 16 è sfumata solo all’ultimo istante dell’ultima partita con Malaga, ma qui, in un mini torneo fatto da 6 partite, i margini di ritardo sono decisamente più stretti e già la trasferta in Israele della prossima settimana potrebbe suonare come una sentenza per il futuro continentale di Siena. E’ un peccato trovarsi così alle strette, visto che due giorni fa a Nymburk, in un impianto costruito per l’hockey su ghiaccio ma
riadattato al basket (una consuetudine molto diffusa nell’Europa dell’Est), Nelson e compagni, dopo un match altalenante e non certo irresistibile, avevano preso in pugno la situazione a un paio di minuti dalla fine e i padroni di casa sembravano stremati e sull’orlo della rassegnazione. La Montepaschi, a sua volta a corto di fiato ma anche di esperienza, ha allentato un po’ la presa ed è stata punita da Dylan Page, che con 6 punti di fila si è caricato la sua squadra sulle spalle e ha riaperto il discorso, consegnando poi nelle mani dei glaciali Ilievski (un ex che ha lasciato il segno nella notte ceca) e Vlado Rancik le chiavi per portare in fondo la vittoria. Non sono bastati i numeri di Hunter, una furia sotto i tabelloni, o l’ordine che ha portato in campo Spencer Nelson: in pochi giri di lancette la Mens Sana si è innervosita, Haynes per due volte non è riuscito (pur provandoci) a realizzare la tattica di mettere il primo tiro libero e sbagliare il secondo per concedere ai suoi un rimbalzo e dunque un extra-possesso, e così è maturato un ko di 3 punti (78-75) decisamente rimediabile nel ritorno, ma allo stesso tempo amaro perché era evitabile. “Voglio trovare il positivo anche in questa sconfitta – ha sottolineato ancora Crespi dopo la sirena di mercoledì. – Ci insegnerà a essere più cinici e magari a non avere un approccio troppo morbido ai singoli quarti di gioco”. Sembra incredibile dopo un intero girone di andata trascorso al vertice della serie A, ma i campioni d’Italia devono ancora andare a scuola e imparare a muoversi insieme. Lo impone la legge dei
cambiamenti che ci sono stati nel roster, ma lo spirito per crescere non manca.