«Montepaschi, l’ora della reazione»
26 gennaio Rassegna Stampa
La Nazione
CON GRINTA e determinazione per lasciarsi alle spalle un brutto periodo. La Mens Sana vuole tornare a vincere. Ma la partita
di questa sera non sarà importante solo nei termini di un’inversione di tendenza. «E’ una partita delicata e importante per
diverse ragioni — spiega Marco Crespi —. Punto numero uno abbiamo perso a Reggio Emilia e Reggio Emilia è una delle dirette contendenti per un posto nei play off. Poi vogliamo ritrovare l’energia positiva dentro la partita . Terzo Reggio Emilia è una squadra ricca di talento, di esperienza, gioca con tanti cambi che possono metterti in difficoltà».
Insomma, tanta carne al fuoco in una domenica di inizio anno che dovrà restituire una Montepaschi vincente e convincente.
All’andata andò tutto male: dalla prestazione all’infortunio di Nelson. Eppure la Mens Sana era reduce da un bell’inizio di stagione con l’ampia vittoria su Cremona che era seguita al successo in Supercoppa. Marco Crespi ripercorre
la serata emiliana. «La notte di Reggio Emilia aveva messo tanti dubbi che abbiamo poi superato. Il secondo tempo di
Haifa ha messo altri dubbi ed il nostro compito è quello di avere ancora una volta una reazione positiva. Dalla partita di
Reggio Emilia sicuramente possiamo prendere degli spunti. Come gli isolamenti di Bell, la capacità di attaccare di Cinciarini,
la facilità di andare in contropiede di tutta la squadra. Forzare Reggio Emilia a giocare a metà campo potrebbe essere una
chiave per portare a casa la vittoria». Serve, però, ritrovare un’identità di squadra che nelle ultime settimane è mancata.
«Identità anche dopo un errore — puntualizza Marco Crespi —. Perché se abbiamo identità dopo un canestro realizzato, allora
dobbiamo averla anche quando non riusciamo ad eseguire bene. Per questo nella preparazione della partita abbiamo voluto
lavorare molto sull’intensità. Poche idee ma essenziali come piano partita. Ma soprattutto intensità mentale con la
consapevolezza che la stessa forza mentale la dobbiamo mettere in campo anche dopo un errore».
Tanti viaggi negli ultimi giorni. Tante partite in trasferta. Quanto manca il fattore campo? «Manca eccome. Se poi giochi a
Siena manca ancora di più. E quattro trasferte consecutive ti fanno venire la voglia di giocare in casa».
f.c.
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