Ress ha alzato la voce

Corriere di Siena

La bomba sganciata da Tomas Ress nel dopo partita di Bologna è di quelle destinate a lasciare il segno. E magari, con un auspicabile faccia a faccia nel chiuso degli spogliatoi prima dell’allenamento, a dare una sterzata alla stagione della Mens Sana che, dopo la cessione del suo leader Hackett, sembra che si stia piegando su se stessa invece di mordere e graffiare alla ricerca di un assetto. ”In estate la nostra squadra è stata costruita intorno a Daniel – ha spiegato il coach Marco Crespi in conferenza stampa a Casalecchio –  quindi la sua partenza per noi è stata una vera rivoluzione”. L’imperativo sarebbe cercare
nuovi equilibri per non crollare, ma l’ennesima prova opaca in trasferta e l’ammissione dello stesso allenatore (“Se non senti  dentro la voglia di giocare in maniera molto dura non c’è niente da fare”), hanno fatto suonare più di un campanello di allarme alla vigilia del week end della Coppa Italia al Forum di Assago, che verrà inaugurato proprio dai campioni d’Italia contro Roma, venerdì all’ora di pranzo. In questo quadro si sono collocate le dichiarazioni di Ress, raccolte in Emilia dai  microfoni di Msb tv. Il capitano, con sguardo evidentemente deluso e furioso, ha puntato il dito contro alcuni compagni, senza fare nomi. Ma ha usato parole forti che hanno avuto una risonanza immediata. ”Non è mai facile vincere in trasferta – ha
spiegato il pivot, – ma questa volta abbiamo giocato veramente male. Già nei primi minuti si vedeva la maggiore voglia che ci ha messo la Virtus rispetto a noi, gli avversari hanno preso 6 rimbalzi nei primi 2 minuti e questo ha segnato praticamente l’intera partita. Successivamente è andata un po’ meglio, siamo riusciti anche a passare in vantaggio, ma ormai il tono della sfida era stabilito fin dall’inizio, visto che gli uomini della Granarolo avevano molta più fiducia mentre noi facevamo
fatica in attacco e non riuscivamo assolutamente a segnare. Io non sono perfetto, commetto errori come tutti in fase offensiva, ma in difesa credo di non commettere mai errori. Allora se c’è qualcuno nella squadra che non mette la mia stessa energia, non si butta su ogni pallone, non cerca di fare qualsiasi cosa e non ha la stessa voglia di un 33enne che ha vinto tutto in Italia e ha fatto due Final 4, non può giocare”. La Coppa, come detto, è alle porte e Ress suona la carica: “Sarà utile parlare di queste cose. Bisogna avere il fuoco negli ocelli per andare a giocare le Final 8. E’ necessario essere consapevoli che ce la possiamo fare, come è accaduto l’anno scorso. Partimmo senza i favori del pronostico, io avevo la gamba rotta, eppure abbiamo giocato lo stesso e abbiamo vinto. Quindi tutto è possibile”.

Marco Decandia