La Mens Sana alla conquista della finale
8 giugno Rassegna Stampa
La Nazione
DALMONTE aveva chiesto ai suoi una reazione d’orgoglio, e quella è puntualmente arrivata venerdì sera, in un gara quattro in cui la Virtus ha fatto qualcosa in più della Mens Sana per vincere. Ci stava, visto che l’Acea resta una buona squadra
che nei quarti ha eliminato nettamente Cantù e che in gara uno aveva dato filo a torcere ai biancoverdi fino all’ultimo respiro. Decisivo un inizio di quarto finale in cui Roma ha scavato il solco decisivo e la Mens Sana ha palesato qualche difficoltà di troppo a ritrovare la via del canestro. Sono però dinamiche che ci stanno in una serie di questo tipo e che possono essere capite visto il 3-0 aperto con cui Siena arrivava alla sfida di venerdì. QUESTA SERA (alle 18,30) però si ritorna in campo, e stavolta ci sarà ad attendere Ress e compagni tutto il calore straripante del PalaEstra, che attende l’ennesima impresa dei propri beniamini. Guai però a dare Roma per morta, o peggio ancora ‘soddisfatta’ per non
aver terminato la serie con un rovescio clamoroso. Goss e soci restano una squadra che sa far male, ed in grado di vendere carissima la pelle anche lontano dalle mura amiche. La dimostrazione viene dalla vittoria di gara quattro, giocata
a lungo senza il giocatori di riferimento sotto canestro come Trevor Mbakwe, col solito irritante Hosley ma trascinati da un super Baron, oggettivamente fino all’altra sera poco decisivo nella serie. SE DAL PUNTO di vista tecnico qualcosa di sbagliato
ci può essere stato, da quello mentale la squadra ha fornito una prestazione solida, attenta, consapevole. La rimonta
tentata nel finale, fino alla tripla decisiva di Baron ne è la conferma. Trascinati da un Carter in serata di grazia i biancoverdi ci hanno provato fino alla fine, con grinta ed orgoglio nonostante una gara giocata ad alti e bassi. Ma del resto questi sono i playoff, e nulla è scontato, specie in una post season come questa. Per questo oggi, in gara cinque, occorrerà prestare
massima attenzione, per non dover rischiare di rimettere in discussione una serie praticamente chiusa grazie a tre sontuose prestazioni iniziale. Per arrivare al sogno di giocarsi le proprie carte in finale, in una stagione come questa, manca poco. Solo un ultimo sforzo.Guido De Leo