Mens Sana sconfitta. Roma crede nella rimonta
7 giugno Rassegna Stampa
La Nazione
LA VITTORIA torna ad essere “schiava di Roma”, almeno per una notte. Il coach dell’Acea Roma Luca Dalmonte nel post gara-3 aveva chiesto ai suoi una prova d’orgoglio nella quarta partita della serie e Goss & Co. lo ripagano con una prestazione tutto cuore che spiazza la Montepaschi e allunga il confronto a gara-5.1 due tecnici si affidano agli stessi quintetti iniziali di due giorni prima, ma le analogie con gara-3 finiscono alla palla a due perché stavolta l’inizio di Siena è tutt’altro che timido e impacciato. Carter si dimostra subito ispirato e mette 5 dei 7 punti con cui la Mens Sana si Dorta sul +5 in avvio di gara (7-2). Roma ci mette quasi tre minuti per sbloccarsi ma nel frattempo fa intravedere un possibile dominio sotto le plance catturando ben 3 rimbalzi offensivi, l’ultimo dei quali propizia il primo canestro di Jones. Una volta rotto il ghiaccio Roma comincia a macinare gioco e piazza un parziale di 14-2 che porta la squadra di Dalmonte sul +9. Sono gli uomini in uscita dalla panchina a rivitalizzare Siena a cavallo fra primo e secondo quarto: Janning inizia gara-4 esattamente come aveva finito gara-3 e insieme ad Hunter riesce a limitare i danni per i biancoverdi alla prima sirena, mentre Viggiano con 6 punti consecutivi è l’assoluto protagonista della prima parte del secondo periodo, permettendo alla Montepaschi di rimanere a contatto nonostante dall’altra parte ci sia un Jimmy Baron da 15 punti nei primi 20′. Dell’asfissia dei due attacchi che aveva caratterizzato gara-3 non c’è traccia: all’intervallo lungo le due squadre si trovano appaiate a 34 punti e le percentuali al tiro sono di tutt’altro tenore. OTTIME ad esempio quelle di Josh Carter, che “stappa” il terzo periodo piazzando il +3 Siena da dietro l’arco, ma l’Acea reagisce subito con un parziale di 10-2 che è unicamente frutto del lavoro di Goss e Jones , a cui si aggiunge anche il primo squillo di D’Ercole dalla lunga distanza per il 47-41. Proprio a causa di un contatto fra l’ex Mens Sana e Nelson viene fischiato un tecnico alla panchina di Roma che però la squadra di Crespi non riesce a sfruttare, ricavandone solo un punto, mentre dall’altra parte la Virtus allunga dalla lunetta con Kanacevic e con l’imbucata di Mayo, ma Siena è sempre lì e accorcia con la schiacciata di Nelson sul fil di terza sirena. L’inizio del quarto periodo è spigoloso. Le difese dominano ma i padroni di casa sembrano averne di più: Jones costruisce a pezzi e bocconi il +10, poi la partita sembra svoltare definitivamente quando Ortner sbaglia il più semplice degli appoggi e sul ribaltamento Goss realizza la bomba del + 13. Non si è fatto però i conti con l’infortunio di Mbakwe e con la pioggia di triple che Janning e Carter mandano a referto per il 12-0 di parziale che riporta la Mens Sana a tornare col fiato sul collo degli avversari. Che proprio nel momento più drammatico trovano ancora una volta in Baron l’uomo guida per superare l’ostacolo.