«Sono fiero dei ragazzi»
20 giugno Rassegna Stampa
La Nazione
MARCO Crespi arriva in sala stampa fiero: «E’ stato un piacere giocare in cinquemila persone, con una continuità tecnica e tattica anche quando una squadra che ha più talento e campioni era ritornata sotto nel punteggio. Non era preventivabile
essere avanti di 20 punti, quando Milano ha messo il corpo, anche troppo, in difesa le cose sonoun po’ cambiate». Ma i
suoi non hanno mollato. «Eravamo talmente eccitati all’idea di giocarsi una finale, nel nostro sistema che anche nei momenti difficili ci ha sostenuto. Tante le emozioni, difficile trovare delle parole per esprimere la gioia che provo. Faccio
una vita riservata, vivo tra casa e palazzetto ma sentire così riconosciuta la passione è qualcosa di bellissimo che non avevo mai provato nella mia vita. Non so quanto sarà lunga questa finale, ma so che un giorno dovrò prendere la macchina
e andare via. Ma non ci voglio pensare a quel giorno. Tra avere la certezza di un lavoro futuro e sentirmi così felice preferisco essere così adesso». Luca Banchi dal canto suo ammette la superiorità dell’avversario. «Una partita che ha avuto una lettura chiara, anche nel punteggio. Dopo cinque minuti promettenti abbiamo avuto problemi a tenere in difesa Siena e con qualche palla persa di troppo in attacco. Non siamo stati equilibrati come nelle prime due partite, merito di Siena». Poi sul suo capitano, molto nervoso. «Continuano a verificarsi episodi di questo tipo, deve imparare a controllare molto meglio l’istinto, lo stesso che lo rende un talento indiscusso. Il pubblico? C’è stata una grande atmosfera, si percepisce quanto possa influire a favore, noi da avversari dobbiamo considerarlo uno stimolo».Guido De Leo