Un po’ di biancoverde in Malawi attraverso l’esperienza di Alessandro
23 giugno Curiosità
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alessandro C.:
Nel villaggio di Balaka, in Malawi(Africa), i padri monfortani insieme
a vaire associazioni di volontariato hanno creato una comunità che
megli anni ha permesso di costruire una chiesa, un ospedale e molte
strutture come scuole e asili.La mia prima esperienza in questo villaggio è stata nel settembre del
2012, e nel maggio di quest’anno la seconda.Il mio compito era quello di allenare i ragazzi all’interno della
scuola secondaria Andiamo Education Institutions (AEI).Insieme a me era presente anche un’altra volontaria, giocatrice di
basket, Noemi Frate originaria di Cucciago (Cantù).Molte scuole di Balaka e dintorni hanno chiesto di fare allenamenti ai
loro studenti, così capitava spesso che ragazzi e ragazze tra i 14 e i
18 anni camminavano, sotto il caldo sole africano, trenta minuti o
anche un’ora per arrivare al campo e altrettanto tempo era necessario
per tornare a casa, esclusivamente per allenarsi, giocare e
divertirsi.Durante tutto il mese, abbiamo avuto modo di visitare un orfanotrofo e
diversi asili situati nei pressi di Balaka, dove i bambini ci
accogievano con canzoni e tantissimi sorrisi.Abbiamo creato un torneo a cui hanno partecipato tanti ragazzi e
ragazze, e durante le partite, i loro compagni di classe li incitavano
intorno al campo.Le magliette della Mens Sana sono state parte dei premi assegnati ed è
indescrivibile la felicità dai ragazzi al momento delle premiazioni.La cosa che mi ha colpito di più è stata la forza di volontà di queste
persone che nonostante le difficoltà mettono anima e corpo in tutto
quello che fanno e sempre con il sorriso.La frase di un ragazzo alla fine di un allenamento riassume, per me,
il valore di questa esperienza:“Quando siamo in campo non pensiamo alla fame, alla povertà o alle
condizioni in cui viviamo. Quando siamo in campo ci sono solo un
pallone, due canestri, i compagni e un obiettivo, divertirsi.”Questo è il loro Something Different.
Un grazie di cuore a Guido Calciolari, al programma BAMABA’ e alla
ONLUS ZEROPIU’, che ha finanziato il mio viaggio e che mi ha permesso
di realizzare questa meravigliosa esperienza.A nome di tutti i ragazzi, ringrazio la Mens Sana per tutto il
materiale donato, poiché una singola maglietta vinta è un grande
motivo di orgoglio.Alessandro Cappelli