Siena sogna ancora Può succedere di tutto
31 gennaio Rassegna Stampa
La Nazione
E’ GIUSTO non accontentarsi mai. Ma è anche giusto restare con i piedi per terra. Perchè fino a qualche giorno fa la Mens Sana
era la squadra che non vinceva mai, la squadra che aveva perso sette delle precedenti otto partite. La squadra fuori dall’Eurocup e in picchiata in campionato. Niente di tutto questo, per fortuna. Negli uffici di viale Sclavo, dove ieri mattina erano già tutti a lavoro senza lamentare problemi dopo l’indigestione alla tavola del Maccabi Haifa, lo hanno sempre saputo. E si sono protetti dietro ad un lavoro certosino, qualche volta anche sperimentale, ma comunque costante «24/7» come dicono gli
americani. Insomma: è giusto non accontentarsi mai. Quindi se Haynes non perdeva l’ultimo pallone la Mens Sana avrebbe potuto anche ribaltare la differenza canestri con il Maccabi. La domanda, però è: sarebbe davvero servito? C’è un solo scenario che potrebbe far ripensare a quel piede sulla linea laterale come ad un’occasione sprecata per il passaggio del turno: vincere a Mosca contro il Khimki. Perché? Semplice. Se la Mens Sana perde a Mosca allora non può far altro che sperare in un successo del Nymburk contro il Maccabi. E, visto che ci siamo, nel successivo trionfo esterno di un Khimki, già primo per dispersione, sul parquet del Romema Arena di Haifa. A questo punto tutto sarebbe nuovamente rimesso in discussione nella partita finale a Siena contro il Nymburk alla luce di una differenza canestro che vede tutto sommato la Mens Sana in piena corsa con un -4 (-1 vs Haifa, -3 nella partita in Repubblica Ceca) negli scontri diretti con le avversarie. Il Maccabi, infatti, è a +6 (+1 con Siena, +5 nell’andata contro Nymburk), e i cechi a -2 (+3 con Siena, -5 in Israele). Può succedere di tutto, quindi. Come anche arrivare secondi ed andare a giocare contro l’Unics Kazan da dove Fani, moglie di Nikos Zisis, ha ieri pubblicato su Facebook una foto con il -31° di temperatura registrata. Ma dopotutto… perchè no?f.c.