Corriere di Siena

SIENA - La Mens Sana ha davvero chiuso le porte del mercato? In base alle dichiarazioni rilasciate nell'immediato dopo-scudetto dal presidente Minucci, si potrebbe dire di sì, dal momento che è successo tutto quello che aveva prospettato. Aveva parlato di due innesti mirati, uno sotto le plance e uno sul perimetro, per rafforzare i punti che più avevano scricchiolato nell'ultima strepitosa annata, ed ecco arrivare David Andersen e Dajuan Summers, ala ricca di centimetri e chilogrammi preceduta da una fama di gran lavoratore dalle immense potenzialità. Aveva detto che la situazione di Rakovic era complicata, e infatti il pivot è stato mandato a potenziarsi allo Zalgiris. Aveva dato ad Hairston non più del 50% di possibilità di rimanere, e infatti l'americano aspetta di sciogliere il contratto con viale Sciavo per approdare nella grande famiglia allargata di Milano. Ben sapendo che il buy out per potenziare una diretta concorrente non sarà leggero... Il quadro sembra esattamente come prospettato un mese fa, visto che l'imminente ingaggio di Maestranzi non porterà il play alla corte di Pianigiani, ma altrove (Roma? Caserta? Biella?) in prestito a giocare da titolare. Allora verrebbe da chiedersi per quale motivo, da un paio di giorni, il nome di Kc Rivers, appena uscito dall'accordo con la Virtus Bologna, viene affiancato con insistenza a quello di Siena. O sono vere le voci che vogliono David Moss in procinto di partire per la Spagna, oppure c'è qualcos'altro dietro. Senza propendere per l'una o per l'altra ipotesi, ci limitiamo a riportare un altro rumor: sullo stesso Rivers si starebbero per orientare i fratelli Angelopoulos per il loro Olympiacos che, dopo le tante fughe estive (ma anche in casa del Panathi-naikos non è che le perdite siano meno sanguinose), sono pronti a investire sul mercato i soldi risparmiati con i mancati stipendi di chi se ne è andato. E si sa, ormai è storia nota: se un giocatore piace alla Mens Sana, o viene descritto nell'orbita biancoverde, piace sempre di più.