La Nazione

«E' STATA un'altra partita complessa». L'allenatore biancoverde Simone Pianigiani è soddisfatto anche se il primo posto alla fine del girone di andata non sembra interessargli molto. «Dobbiamo fare un salto di qualità, in termini di sacrificio, in tutte le zone dei campo. Dobbiamo farlo, anche se abbiamo fatto bene all'inizio. Ma se noi siamo quelli del primo tempo, dai punto di vista della capacità di rompere le situazioni, di un tenere in difesa, non siamo né competitivi népre-sentabili. Con tutte le ragioni e gli alibi del mondo. Ma non lo siamo». «NEL SECONDO tempo - prosegue Simone Pianigiani - abbiamo cominciato a lottare, anche quando alcune situazioni non sono andate bene, anche quando Montegranaro è rientrata. Noi abbiamo continuato a giocare, ad eseguire, a crederci e questo fa tutta la differenza del mondo». Si, esatto. Quando c'è la determinazione, però. «Un'altra partita complessa con Montegranaro, dobbiamo fare un salto di qualità in termini di sacifici» «ARRIVARE al primo tempo, avere un fallo da spendere, e concedere due tiri a Montegranaro, non è accettabile. Noi questi errori non ce li possiamo concedere. Perché poi si può arrivare punto a punto, si può perdere. Tutto quello che abbiamo passato non conta più. Dobbiamo trovare queste energie. Dobbiamo trovarle. Non importa essere primi. O meglio, è un segnale che abbiamo resistito ma noi non abbiamo mai guardato né la classifica, né il risultato. Questo è il senso dei traguardi che abbiamo raggiunto. Adesso conta e conterà quanto riusciremo in ad aggiustare certi dettagli, ad andare oltre la fatica, contro squadre che sono tutte affamate, in Italia e in Europa. Questa è la storia, questo è il senso. Possiamo vincere o perdere un campionato di grande livello. Lo dicono i risultati e anche il fatto che affrontiamo squadre sempre in forma. Va bene, lo accettiamo, ma non dobbiamo fasciarci la testa. Siamo noi che dobbiamo cambiare le cose. Oggi lo abbiamo fatto nel secondo tempo». POI C'È LA QUESTIONE dei pubblico. Mercoledì sera servirebbe un ambiente da Euroleague. «Io vorrei che ci fosse un ambiente da Siena, anche nelle partite di campionato. Noi non possiamo scegliere le partite da giocare meglio. E' un'annata particolare, abbiamo bisogno di trovare qualcosa di più per rimanere aggrappati a tutte le competizioni. Abbiamo bisogno di tutto e di tutti. Del nostro pubblico sempre di più. Questa è una squadra che deve essere spinta a tirare fuori anche quello che non ha. Poi è chiaro che noi dobbiamo essere noi ad alimentare il tutto, sbucciandosi le ginoc- chia, con la voglia. Vogliamo fare un errore perché siamo troppo, non perché siamo poco. E' anche compito mio andare a bilanciare qualcosa nelle sfumature tecniche. Ma dobbiamo avere un fattore campo vero. Questo è molto importante. Ringrazio tutti quelli che sostengono la squadra, sempre, sempre, sempre».

Federico Cappelli