Corriere di Siena
SIENA. L'inseguimento ad un'altra Supercoppa, sarebbe la settima, ricorda molto una corsa ad ostacoli, eppure la Montepaschi ci prova. Prova a mettere sotto ancora una volta Cantù, etema avversaria, anche in questo trofeo che oggi (ore 19.00) al 105 Stadium di Rimini fa alzare il sipario sulla stagione del basket 2012/2013: non è solo la franchigia brianzola a mettersi di traverso sulla strada dei campioni d'Italia, alle prese in queste ore con il momento-clou di un rodaggio che si specchia in un gruppo rinnovato in nove dei suoi giocatori (quattro dei quali "fagocitati" negli ultimi dieci giorni, con tempi di digestione ancora abbastanza lunghi) e che quindi manca della confidenza reciproca sulla quale giusto un anno fa fu costruito il rush finale per portare a casa il trofeo dopo essere stati in scia per 38'. Qui Montepaschi. II primo turnover dell'annata, a meno di clamorose novità dell'ultim'ora, manda Marcelus Kemp a sedersi in tribuna. La condizione atletica non ancora ottimale dell'ex virtussino spalanca le porte dei dodici a Matt Janning, esterndalle caratteristiche, soprattutto fisiche, ben diverse ma anche giocatore che nella pre-season ha quasi sempre illuminato le serate biancoverdi grazie ad una grande facilità nel vedere il canestro dal perimetro. Nessun altro dubbio per coach Luca Banchi, che nella prova generale di mercoledì scorso a Firenze ha ottenuto risposte interessanti sulla volontà dei suoi uomini di diventare il prima possibile una squadra ma altrettanto bene sa quanto lunghi siano i tempi di un simile processo. La Montepaschi estiva è stata la squadra, senza nulla togliere agli altri, di Bobby Brown, un talento cui piace impostare ma anche segnare. Al playmaker statunitense vanno adesso agganciate le caratteristiche, meno effervescenti ma solide, di Rasic, suo naturale so- stituto, e poi q uelle di Daniel Hackett, in assoluto il giocatore che può far fare il salto di qualità alla nutrita pattuglia di combo-guards in canotta Mens Sana. Un po' lo stesso discorso che, dirottando l'attenzione nel colorato, riguarda Viktor Sanikidze, il classico elemento che può spaccare in due qualsiasi partita se trova per il suo debordante atletismo il giusto feeling con la stazza di un Eze o più ancora di un Kasun. Quest'ultimo in buona crescita dopo le prevedibili difficoltà delle prime uscite senesi. Ìli Calti E nel bel mezzo di una centrifuga anche Cantù, sponsorizzata nell'occasione Ma- pooro, allenata da Andrea Trin-chieri ed alle prese con gli innesti delle ultime due settimane che ne hanno rallentato la capacità di performare basket. A compensare ci pensa l'entusiasmo della piazza, che anche questo pomeriggio cala in massa sulla Romagna (si parla di quasi 2000 tifosi al seguito), di chi come Mazzarino, Leunen o Markoishvili ha la pelle segnata dalle cicatrici delle sconfitte con la Montepaschi, anche di chi la Montepaschi la conosce bene per trascorsi recenti e desidera, oggi che è passato dall' altra parte della barricata, spodestarne il primato. Pietro Aradori ha parlato, e giocato, da leader in questo incipit della sua esperienza canturina, che subito gli presenta l'opportunità di una grande sfida: sarà uno dei protagonisti, vuol esserlo, ma in generale è l'energia dei biancoblu che può far male, quella di Smith, di Broo-ks, di Tyus. Senza dimenticarsi di Cusin, uno di quelli che in estate hanno dato man forte alla rinascita di Azzurra sotto le cure del et. Pianigiani. Incerta la presenza nei dodici di Scekic. if tiri e meiìa Fischiano Cicoria (Mi), Paternicò (En) e Chiari (Tv). Diretta tv sul La7d. M
Matteo Tasso