Corriere di Siena
SIENA L'impegno con l'Enel Brindisi accende in anticipo i riflettori sul campionato della Mens Sana. Si parte facendo un salto in avanti per disputare (Palaestra, ore 20.30) la seconda giornata di serie A, altrimenti troppo a ridosso dell'imminente tournée promozionale negli Usa, e soprattutto si scende sul parquet guardando oltre, anche se quattro giorni (quelli trascorsi dall'insuccesso in Supercoppa) sono una goccia nel mare per chi come la Montepaschi ha il cartello "lavori in corso" bene in vista sulla porta dello spogliatoio. Pochi ritocchi, anzi qualche dubbio (Kemp rimane fuori ma anche Jan-ning non sta benissimo, reduce da un attacco influenzale) in casa tricolore nel giorno in cui da viale Sciavo transita la neopromossa pugliese, una mina da disinnescare puntando sul maggior tasso tecnico del ro-ster mensanino. Oltre che sul fattore campo, fondamentale in queste settimane di start-up del nuovo progetto senese. Nel giorno in cui insegue il successo personale numero 100 (fra serie A e Legadue) in carriera, coach Luca Banchi tiene sulla corda, magari spingendo sul tasto delle motivazioni, tutti quei giocatori che, per forza dì cose, tatticamente sono ancora lontani dall'esser parte integrante del gruppo mensanino. Si riparte lucidando l'argenteria (gii splendidi primi 10' di sabato a Rimini rappresentano ciò che potrà dire, fra qualche tempo, la squadra campione d'Italia), ma anche utilizzando il black-out di fine Supercoppa come input per sfruttare e distribuire in maniera più omogenea le energie, che in questo momento rappresentano un limite, fisiologico e quindi previsto, col quale ci si scontra nei momento in cui in allenamento si va ad assemblare il sistema di basket che la Montepaschi vorrebbe produrre in partita. Vincere, e quindi partire col piede giusto, è però una necessità. Non tanto per il ranking, che pure è bene smuovere subito, quanto per accelerare il processo di cui sopra, che quasi sempre gode di positive accelerazioni in corrispondenza di risultati agonistici positivi. Un dato di fatto degli ultimi giorni è l'ingresso prepotente nei giochi biancoverdi di Daniel Hackett: l'azzurro sta lavorando molto, e bene, nell'interazione con Bobby Brown e soprattutto sta iniziando a dialogare con Eze o Kasun, che dei suoi rifornimenti sotto canestro hanno bisogno come di linfa vitale. Chi non ha incontrato ostacoli nell'inserimento tardivo è di sicuro Viktor Sanikidze, una forza della natura sul piano atletico ma anche un elemento intelligente e duttile nel mettersi al servizio dello staff Mens Sana. Qui Enel. L'estate delle Nazionali ha picchiato duro pure sugli equilibri brindisini. Vìggiano, NDoja e Simmons (che è statunitense ma gioca con la Bulgaria) sono arrivati giusto pochi giorni prima del via, un problema in più per Bucchi nel trovare quegli equilibri che diano slancio all'annata biancoazzurra: il target stagionale è la permanenza in categoria, un fatto storico dopo le retrocessioni del 1981 e del 2011, per raggiungerla serviranno i numeri di una pattuglia statunitense che annovera estemi interessanti (Gibson e Reynolds) e che deve sperare di inquadrare in un torneo complesso come quello italiano il talento dello stesso Simmons o di Jerai, con Robinson pronto a dare man forte dopo il triennio trascorso a Cholet e l'ultima buona esperienza in Turchia all'Erdemir. Il precampionato dell'Enel non è stato brillantissimo, anche se nell'ultima uscita i pugliesi hanno asfaltato per 81-54 Caserta nella fmalina del tonico di Avellino. Da oggi, però, si fa sul serio.
Matteo Tasso