Corriere di Siena
REGGIO EMILIA Soddisfatto l'allenatore Luca Banchi per i due punti strappati su un campo da lui definito molto difficile. Il Palabigi era sold out per l'esordio della Trenkwalder e nonostante la caparbietà dei padroni di casa, Siena non ha mai mollato e nel finale ha dato la zampata decisiva. Proprio il carattere è l'elemento sottolineato dal coach come elemento decisivo:"E' stata una partita combattuta, vibrante, sono contento per la vittoria, non era assolutamente facile". Cosa vì ha permesso di vincere? "Sul massimo svantaggio, dopo il canestro di Jeremic, abbiamo dimostrato che non volevamo mollare. Loro erano carichi, il pubblico gli spìngeva, erano motivati essendo all'esordio, ma noi abbiamo saputo ricompattarci e restare in gara fino all'ultimo quarto in cui la difesa è stata decisiva per la vittoria". La squadra è sembrata patire un po' sotto soprattutto nella prima parte di gara. "Avevo chiesto ai miei giocatori di fermare Taylor perché lo avevamo individuato come principale terminale reggiano in attacco. Questo ha fatto si che ci scoprissimo più del solito sui pick'n'roll lasciando più spazio sotto e direi che alla fine questa scelta ha pagato. A rimbalzo siamo andati bene sono nell'ultimo quarto, avrei voluto vedere le stesse cose anche prima". Nell'ultima frazione cos'è cambiato? "Abbiamo difeso meglio e anche con un quintetto atipico, con due ali e senza il centro di ruolo, siamo riusciti a giocare meglio in area e prendere rimbalzi. Ho visto un gruppo solido che ha saputo compattarsi nel momento dell' emergenza". Cos'altro le è piaciuto della sua squadra? "Abbiamo dimostrato di avere molte armi al nostro arco. Chi è entrato dalla panchina ha tenuto alto il livello e ci ha dato molto. Kangur e Ress hanno segnato ì tiri importanti quando siamo riusciti a servirli in campo aperto, peccato che non siamo riusciti sempre a creare condizioni favorevoli. Questo rende il mio lavoro più affascinante perché ho molte opzioni". Difetti da sistemare? "Abbiamo fatto diversi errori e alcune cattive gestioni della palla ma con i pochi allenamenti che abbiamo fatto è normale. Ci vuole tempo per sistemarsi visto le tante novità. Un po' troppe palle perse guardando le statistiche ma anche su questo miglioreremo col tempo". Di Reggio Emilia che impressione ha avuto? "La Trenkwalder ha giocato con grande intensità, ho visto giocatori molto concentrati che sentivano l'importanza del match. Tutto il pubblico gli ha spinti. Loro hanno un'ottima difesa, sono bravi nelle rotazioni e spesso hanno raddoppiato i miei giocatori. E un campo difficile dove venire a vincere, per questo sono molto soddisfatto di avercela fatta". Ora vi aspetta un tour in America che ferma il ritmo del campionato. Un bene o un male? "Sarà un'esperienza affascinante. E la prova che Siena è vista positivamente nel mondo del basket ed è un modello non solo dal punto di vista tecnico ma anche organizzativo. Certo là troveremo un basket diverso che non va bene per sistemare le nostre mancanze ma sarà una bella esperienza. Ora però concentriamoci sugli allenamenti che faremo prima della partenza".