La Nazione
LUCA BANCHI è soddisfatto. La Montepaschi ha vinto la sua seconda partita di campionato, ha battuto la seconda neo promossa riuscendo a tamponare l'entusiasmo di una piazza - e una squadra - che a sei minuti dalia fine sembrava veleggiare sulle ali dell'entusiasmo per un vantaggio (+7) interessante. Poi è venuta fuori l'esperienza di protagonisti come Ress ai quali è stato affidato il compito di traghettare la vecchia Mens Sana nel nuovo ciclo. «Una partita molto combattuta, vibrante commenta Luca Banchi . E' ovvio che quando si paria da vincitori è tutto più bello, ma sono soddisfatto perché torno a casa da Reggio Emilia con sensazioni positive. Quando siamo andati sotto di 7 sulla tripla di Jeremic siamo stati bravi a rimanere compatti e ad affrontare un momento difficile, ideale per loro, sospinti dall'entusiasmo del pubblico». «Sono soddisfatto - prosegue Banchi - perché abbiamo fatto bene alcune cose. L'idea era quella di difendere forte su Taylor e credo che sia stata una decisione che ha portato frutti tangibile. Nei quarto periodo, poi, abbiamo fatto un lavoro difensivo egregio a tutto campo, con un quintetto atipico composto da due ali forti. Ecco, credo che il quarto periodo sia la fotografia di una squadra che ha i connotati di un gruppo solido. E lo ha dimostrato in quei momento decisivo». Sensazioni positive anche in attacco, ai di là di percentuali basse. «Gestione dell'attacco, scelte e selezioni rientrano nella logica di una squadra che ha un vissuto brevissimo. L'atteggiamento è quello buono. Abbiamo giocato tre partite diverse, Supercoppa compresa. E' difficile capire cosa è andato meglio o peggio. Non è ancora il momento per fare dei confronti. Quella di Reggio Emilia era una gara in trasferta, la prima del campionato anche se quella di Rimini poteva esser considerata tale vista la proporzione dei tifosi. La cosa che mi interessa, che mi lascia sereno, è che siamo riusciti a trovare risorse attingendo alla versatilità dei nostri giocatori». «Le percentuali? Dobbiamo dare merito anche ai nostri avversari ha chiuso Banchi che hanno giocato bene in difesa, spesso raddoppiando sul possesso, con giocatori dinamici. E' altrettanto vero che al di là delie percentuali c'è stata una buona quantità di gioco».
Federico Cappelli