Corriere di Siena
SIENA Dal tramonto (della trasferta negli States) all'Alba (quella di Berlino) il passo è breve. Forse anche troppo per chi necessita ancora di tempo per crescere. La Montepaschi atterra questa mattina a Roma portandosi dietro il bagaglio di esperienza accumulato fra San Antonio, Cleveland ed un mucchio di aerei presi sulla tratta Italia-Usa-Italia: tempo per farne tesoro non ce n'è, perché venerdì sera si alza il sipario dell' Eurolega biancoverde e la visita al PalaEstra della franchigia tedesca è di quelle che mettono sotto pressione tutto l'ambiente Mens Sana, desideroso sì di trovare la cosiddetta quadratura del cerchio sul piano cestìstico ma altrettanto allettato dalla prospettiva di iniziare l'avventura nel Gruppo B mantenendo inviolato il fattore campo. Senza scordare il fatto che, a scompaginare qualsiasi abbozzo di linearità, può sempre metterci lo zampino la stanchezza, conseguenza fin troppo naturale delle giornate appena trascorse e dei lunghi viaggi effettuati. Il punto della situazione su quest' ultimo aspetto, coach Luca Banchi e tutto il suo staff, potranno farlo solo stasera alla ripresa degli allenamenti, al termine di una giornata pesantuccia, dedicata inizialmente al rientro alla base (se tutto fila liscio, inteso come coincidenze aeree ma anche come traffico in autostrada, ì tricolori dovrebbero essere in viale Sciavo attorno all'ora di pranzo), a qualche ora dì assoluto distacco da tutto ciò che riguarda il basket, al successivo appello sul campo di casa. Per preparare il match contro gli "albatros" berlinesi, del resto, rimane appena una giornata e mezzo ed in questa brevissima parentesi sì dovrà anche valutare quali fra ì giocatori della Montepaschi abbiano meglio ammortizzato ì postumi delle gare con Spurs e Cavs, in aggiunta al jet-lag ed alle infinite ore di trasferimento. Serve far gruppo, in campo e sugli spalti, altrimenti la salita diventa sempre più ripida visto anche il potenziale di un'avversaria che è partita alla grande nella BEL (94-62 agli Artland Dragons il 3 ottobre) ed ha replicato nell'esibi- zione casalinga contro i Pro statunitensi, sfiorando il successo (84-89) con i Dallas Mavericks. L'Alba, che nella scorsa stagione ha disputato l'Eurocup uscendo nei "Last 16", ha rinnovato decisamente il proprio roster, affidando alle cure dì Sasa Obradovic (playmaker della Virtus Roma negli anni Novanta) un gruppo di giocatori di assoluto talento già conosciuti da queste parti (DaShaun Wood era a Treviso qualche mese fa, Deon Thompson a Lubiana, Albert Miralles a Biella) e soprattutto molti atleti che hanno nel "tonnellaggio" (centimetri, chili, presenza nel colorato) la loro arma più pericolosa. Per Sanikide, Janning e Hackett (l'azzurro ha disputato un qualifiyng round con la Benetton ma mai una partita dì regular sea-son) sarà il debutto assoluto in Eurolega, mentre per Rasic, Kangur e Brown si tratterà dì un ritorno in pianta ben più stabile rispetto alle brevi e datate esperienze nella massima competizione europea per clubs. Insomma una serata all'insegna delle incognite.
Matteo Tasso