La Nazione
E' GIUSTO confessarlo: quando la Montepaschi è partita per l'Eurolea-gue American Tour 2012, a tutto avremmo pensato tranne che trovarci a dover raccontare la cronaca di una partita. Perché quello che è successo sul parquet di Cleveland merita di essere ripercorso, parlando di sport questa volta, dopo le emozioni, le sensazioni, la grandezza dell'evento di San Antonio che si è però esaurito al momento della palla a due. Memori di quella partita e vogliosi di approcciare in modo diverso (contro una squadra diversa, inutile sottolinearlo), i ragazzi di Luca Banchi hanno dato vita ad una prestazione di grande intensità sui due lati del campo. Le percentuali, ancora una volta, non hanno premiato la Montepaschi che ha chiuso il primo tempo con il 27,9% totale contro il 30% abbondante dei padroni di casa. Ma proprio per questo quel 33-36 sull'enorme tabellone della Quickens Loan Arena ha avuto un sapore ancora più dolce perché prodotto da 24 minuti giocati con grande solidità. Matt Janning (8 punti in fila per l'allungo del primo quarto) ha ritrovato il feeling con il canestro e già ben prima del suo ventunesimo punto (5/8 da 3) in molti avevano cominciato a chiedere informazioni su quell'americano magrolino ma dalia mano fatata. Sotto il 50% Bobby Brown ma l'ultima delle sue 5 triple (su 13 tentativi) ha dato il pareggio (72-72) quando il cronometro della partita segnava 7 minuti al termine. Insomma, Montepaschi dentro la gara con entrambi i piedi, brava anche a reagire al parzialone di 23-10 (56-46) con cui i Cavs avevano aperto la seconda frazione di gioco. E' vero, le percentuali contano. Ma contano anche gli assist. E gli 11 prodotti dalla coppia Brown (7)-Hackett (4) rappresentano un'assicurazione per la cabina di regia biancoverde. Proprio da Hackett sono arrivate le cose migliori in fatto di difesa ed esecuzione: 2 palle rubate per altrettanti contropiede finalizzati e 5 rimbalzi per spingere la transizione. Tante buone notizie, quindi. Come il pius/minus di Mario Ka-sun (+12). Gii allenatori, per la verità, non sembrano interessati a questa statistica. Ma è innegabile che il quintetto con Mario abbia funzionato meglio di quello con Eze, in serata no dopo la grande prestazione (15 punti) contro i San Antonio Spurs. E' finita 91-85 con la Montepaschi che avrebbe potuto anche limare lo scarto. Ma non conta niente. Ciò che conta è la qualità della gara. Che ha consentito alia Montepaschi di affrontare il viaggio di ritorno con soddisfazione.
Federico Cappelli