La Nazione
BANCHI non fa drammi. Perché non ci sono drammi da fare. Che fosse una partita difficile io aveva detto chiaramente alia vigilia. Così nessuno, in futuro, potrà parlare di maniavantismo. «Era difficile per come le due squadre sono arrivate a questo impegno. Ma dobbiamo dare merito a Berlino per aver aggredito la partita in entrambe le metà campo. Alio stesso tempo mi è piaciuto come nei primi 20' ci sia stata la volontà di restare in partita. Abbiamo trovato linfa anche dalla percentuale ai tiro che ci ha dato la sensazione di poter prendere un vantaggio consistente. Nel terzo periodo, fatale la flessione iniziale che ha dato un vantaggio troppo importante a Berlino. La squadra è stata comunque combattiva, coriacea, dovrà essere uno dei nostri punti di forza: dovremo andare sempre oltre i nostri limiti e qualche segnale in questo senso c'è stato. Poi però, l'intensità non si concilia spesso con il cinismo nella gestione di qualche pallone delicato». Berlino ha dimostrato di avere molta più energia. «Lo avevo detto alia vigilia: l'Alba è squadra con una taglia fisica ed una solidità che la propongono come una delle candidate al passaggio del turno. Noi dobbiamo senz'altro ripartire dall'uno contro uno dove i nostri avversari hanno dato la sensazione di avere una potenza superiore alla nostra. La zona ci ha aiutato per avere un'area un po' piena ma era impensabile difendere a lunghi tratti con questa opzione». C'è tanto da lavorare, questo è indubbio. Ma basi di riferimento si intravedono. «Ho visto una squadra che ha tentato di giocare pur dovendo convivere con palesi difficoltà. Quando siamo riusciti ad attingere risorse dalia panchina abbiamo fatto cose interessanti. Il pubblico? Ci ha aiutato. I tifosi aspettano segnali di intensità e determinazione che possano infiammarli. E ci sono stati. Questa percezione si è avuta fino a 2-3 minuti dalla fine».
F.C.