Corriere di Siena
SIENA Operazione primo successo in Eurolega. E' questo l'obiettivo con cui la Mens Sana scende sul parquet questa sera a Malaga, in Spagna, contro coach Repesa, Fran Vazquez e compagni. A Tel Aviv, in un match sulla carta molto più ostico, Siena è andata ad un passo da un trionfo impensato e insperato. La Montepaschi ha giocato una gara superlativa in Israele, mostrando carattere e personalità, nonostante i tanti giocatori inesperti in questo genere di gare. E l'ìnesperienza è stata pagata a caro prezzo, con la "sanguinosa" palla persa da Hackett proprio nel finale del match, costata a Siena due punti che sarebbero stati d'oro. Ma. come si dice in questi casi, il bicchiere è da considerarsi mezzo pieno più che mezzo vuoto. Sì, perché Siena dimostra match dopo match di crescere, di assimilare sempre meglio i dettami tattici di coach Banchi. La difesa è stata negli anni da capo coach di Simone Pianigiani una delle armi più importanti per mietere trionfi un po' ovunque in Italia e in Europa. E la difesa senese è stata a lungo di ottimo livello sia contro il Maccabi che. spostando il discorso al campionato italiano, nell'ultimo quarto della partita di domenica in viale Sciavo contro la Scavolini. Da lì è partito il parziale decisivo di 16-0 che ha inchiodato i marchigiani. Siena riparte quindi da una coppia Brown-Hackett che sta pian piano prendendo le giuste misure (e lo fa con grinta e senza paura degli errori commessi in precedenza), da un Kasun sempre più solido e che sembra dare il meglio di sé dopo aver sentito la musichetta dell'Eurolega e da un Kemp che, finora a piccoli bocconi, ha già iniziato a deliziare (si guardi proprio al match giocato a Tel Aviv) il palato fine dei tifosi senesi.
Gennaro Groppa