La Nazione
UNA BRUTTA, bruttissima serata. Sembrava tutto facile. Poi è calato il buio. Luca Banchi non si nasconde, non la manda a dire. «Queste due sconfitte contro Chalon e Prokom, le due squadre che sono rimaste fuori dalie Top 16, sono pesanti. Chiudiamo con cinque vittorie e cinque sconfìtte. Un bilancio alia fine positivo perché siamo ai Top 16. Ma resta il rammarico di non riuscire a trovare dalia squadra quell'identità che ci dovrebbe portare a vincere partite come questa. Una lezione preziosissima per il futuro. Adesso una pausa da cui dobbiamo uscire non soltanto con elementi tecnici ma anche mentali per i prossimi quattro mesi pesantissimi che ci aspettano in Euroieague». Poi, sulla partita. «Abbiamo approcciato la gara correttamente con grande energia, riuscendo ad avere un grande atteggiamento. Nell'intervallo ci eravamo prefissi di non guardare ai tabellone e di mantenere alta l'intensità per non concedere ai nostri avversari la possibilità di rientrare. Le avvisaglie le abbiamo avute subito all'inizio del terzo periodo quando hanno ritrovato incisività in difesa e fiducia nei tiro da tre punti». Montepaschi dai due volti. «Se facciamo l'analisi dei primi 20 minuti e dei successivi 25 si può pensare che ci sia una trasformazione compieta. Quello dei rimbalzi (62 concessi al Prokom) è un dato emblematico». Di sicuro non è la serata ad adatta per l'amarcord. Ma questo non è il passato. E' il futuro: Pianigiani torna a Siena «C'era il 50% di possibilità che succedesse. Da parte nostra c'era la forte determinazione di centrare questo obiettivo. Era legittimo che succedesse ad un grande club con il Fenerbahce. La mia preoccupazione è che Simone si gratti le mani quando guarderà questa partita. Spero invece che ai Top 16 i nostri avversari abbiano qualche problema in più a cui pensare. Mi ferisce come abbiamo perso».
F.C.