La Nazione
DUE VITTORIE consecutive in campionato: non succedeva dai 2012. Fa un certo parlare in termini di anno solare ma i numeri non mentono: 10 dicembre, Montepaschi-Cremona 81-68; 23 dicembre, Saie3 Bologna - Montepaschi 66-77. Poi la successiva trasferta di Venezia e la sconfitta in volata dopo un dominio di tre quarti. Da quei momento otto sconfitte in tredici partite, combinate con un calendario massacrante che ha portato la Montepaschi a viaggiare in tutta Europa. Con Bologna è ripresa la marcia (dopo le sconfitte di Avellino e Cremoma), con Venezia una conferma importante. «Ci siamo alienati duramente nelle ultime due settimane, meritavamo questo successo». Bobby Brown si è tolto un peso appena rientrato nello spogliatoio. La vittoria è la miglior medicina, non ci sono dubbi. E se la medicina è abbinata ad una terapia efficace, allora il recupero accelera. Perché è necessario avere una visione d'insieme. E nell'insieme quella con Venezia è stata è buona partita. Se poi si esclude il secondo quarto, molto difficile, allora diventa un'ottima partita. Soprattutto in un secondo tempo in cui le cose sembravano precipitare sul-15. Venezia ha avuto tre possessi consecutivi per ripristinare il massimo vantaggio. Ha perso l'occasione e la Mens Sana l'ha sfruttata alia grande. Banchi ha parlato di furia agonistica. E la sensazione è stata proprio quella. Adesso al coach il compito di mettere a sistema la straripante voglia delia squadra che spesso rischia di deragliare proprio per la troppa foga. Ancora due settimane 'convenzionali' prima dell'inizio dei play off. E rappresentano il cantiere da cui la Montepaschi dovrà uscire perfettamente ristrutturata. Anche perché non è solo una questione di stato di forma. C'è da mettere dentro Dionte Christmas che ha dimostrato di avere le potenzialità per essere un'arma fondamentale per i play off. Ma deve ancora entrare nel sistema, soprattutto nella metà difensiva dei campo. Il suo inserimento costringe Banchi a ragionare partita dopo partita sul set up della squadra: 5+5 oppure 4+3. Non una scelta da poco visto che schierare Jan-ning significa rinunciare a Rasic, Sanikidze e Ortner. Tanta concorrenza, quindi, anche all'interno dei gruppo. E questo, in realtà, è un aspetto positivo, soprattutto in vista del post season quando i ritmi saranno frenetici e le energie messe a dura prova.
f.c.