Corriere di Siena
SIENA "C'è sempre da sudare molto" ha detto coach Luca Banchi in attesa di riprendere la seconda parte del doppio appuntamento di lavoro in programma ieri e che ha visto la Montepaschi impegnata in mattina al Campo Scuola mentre nel pomeriggio al Palaestra per un allenamento tecnico-tattico. Ha lavorato a parte Matt Janning, mentre Sanikidze è tornato in gruppo. Oggi il programma prevede sedute individuali per tutti i giocatori, con la preparazione di squadra che riprenderà venerdì. E a dare la carica giusta fuori e dentro il parquet c'è capitan Marco Carraretto, tutto cuore e grinta, lo stesso mix con cui la Montepaschi è riuscita a mettere sotto Venezia: "Ancora non siamo continui sui 40 minuti - ha detto la guardia biancoverde - ma la vittoria su Venezia ha dimostrato la voglia di andare oltre la fatica e le difficoltà. L'ultimo tiro di Brown sulla sirena ne è l'esempio, le partite ce le vogliamo giocare fino in fondo. La giusta reazione dopo l'eliminazione dall'Eurolega e le tante sconfitte a cui Siena non era abituata. Siamo nella giusta direzione per essere competitivi". Soprattutto per i playoff. "Certamente, non siamo tra i primi in classifica e non avremo il fattore campo nella bella. Tutto questo può metterci in una condizione di svantaggio psicologico rispetto al passato, ma la voglia e la determinazione di arrivare il più lontano possibile sono una grande spinta. In più stiamo lavorando molto forte sia sotto il punto di vista atletico che tecnico, queste settimane sono state importanti per ritrovare la condizione fisica e anche la qualità di gioco". Al momento, qua! è il fattore in più che ha la squadra rispetto ai mesi scorsi.' "La possibilità di allenarci, di stare sul parquet tutta la settimana, di recuperare e focalizzarci sui dettagli. Cerchiamo insomma di sfruttare ogni movimento per canestri facili. I playoff sono lunghi e giocando ogni due giorni la differenza la possono fare qualche canestro rubato o le sorprese di gioco". Dionte Christmas quanto potrà dare in più alla squadra? "E' arrivato con le credenziali importanti per essere un'aggiunta di crescita per la squadra. Anche negli allenamenti dimostra di essere un terminale offensivo rilevante, sa crearsi i tiri, ha qualità di palleggio, e soprattutto penetra. Non è al cento per cento, ma ha lo spirito giusto del gruppo". La squadra che Carraretto teme di più per la lotta scudetto? "Tutte quelle che ci precedono, che hanno dimostrato di essere più bra- ve, ma anche le storiche antagoniste come Milano e Varese. Quest'anno è ampio il numero delle squadre che possono ambire allo scudetto". Il futuro della Mens Sana? "Abbiamo cambiato tantissimo, ma non nello spirito fatto di lavoro e sacrificio. Il nostro gruppo seppur rinnovato è compatto, ha già giocato quasi il doppio delle gare dei nostri avversari e questo è un vantaggio sia adesso sia per il futuro". E il futuro di Carraretto nella Mens Sana? "Per ora lo vedo da giocatore e spero di andare avanti nel miglior modo possibile. Siena è la città del mio futuro, mi ha adottato e qui voglio vivere con la mia famiglia. Non so cosa farò subito dopo la fine della camera, spero di essere ricordato da Siena per quanto io le ho dato".