LA STANCHEZZA, i viaggi, le tante partite, gii infortuni: sono i tanti buoni motivi che Marco Carraretto adduce come parziale spiegazione per il fatto di non riusciure ad essere continui per i 40'. Tanto è stato il lavoro fatto finora e ancora altro ce n'è da fare perché l'obiettivo scudetto è ancora lì. Intanto c'è la soddisfazione per una vittoria in trasferta «che ci mancava da tanto, forse troppo tempo». «OGGI LA SUTOR è cresciuta molto nei secondo tempo. Eravamo riusciti a limitare molto i loro canestri perimetrali nelprimo tempo mentre nei secondo non ci siamo riusciti in egual misura. Noi siamo calati prosegue Carraretto e loro sono cresciuti». UN FINALE al cardiopalma ai quale il giocatore delia Montepaschi dà una lettura positiva: «Fa ben sperare che abbiamo tenuto i nervi saldi, abbiamo lottato fino alla fine». Il calo di energie? «Rispetto a Montegranaro abbiamo giocato il doppio delle partite. Nella seconda fase di Euroiega, con la nuova formula, è stato massacrante. Non è una scusa ma avendo un organico più ridotto, avendo avuto grossi problemi con gli infortuni e non avendo potuto alienarci bene è chiaro che alia fine siamo calati. Non è che è mancata la voglia di vincere ma le energie e un po' di lucidità nei momenti determinanti della partita. Stiamo lavorando su questo». IMPORTANTE la vittoria in trasferta anche perché «questo ci dà un po' di morale per le serie dei play off che ci vedono partire da posizioni arretrate rispetto agii altri anni e quindi ci costringono a vincere in trasferta se vogliamo andare avanti». Alla domanda: Sperate ancora nello scudetto? La risposta è d'obbligo: «Finché non veniamo eliminati è compito nostro lottare fino alia fine. In queste settimane, riusciremo a recuperare tutti al 100 per 100, a ritrovare la fiducia. Andiamo a giocarcela contro tutti».