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Ferdinando Minucci intervistato dal Corriere Fiorentino 04/12/2010

Corriere della Sera (ed. Firenze)

Partiamo da una data: 12 aprile 2003 Al Pala Mens Sana la Montepaschi Siena viene sconfitta (85-89) dalla Pippo Milano. Sulla panchina biancoverde c'è Ergin Ataman, assistito da Simone Pianigiani. In campo la stella è il compianto Alphonso Ford. Non è una data qualsiasi perché rappresenta l'ultimo episodio in cui la gloriosa Olimpia Milano riuscì a sbancare Siena. Da quel 12 aprile Siena ha sempre vinto in casa contro Milano. Da quel 2003 diciamo che è iniziata la grande rivalità sbocciata negli ultimi due anni.  

Una rivalità che ha sempre visto vincere Siena: scudetti cuciti sul petto, con Milano sempre sconfitta negli ultimi 19 scontri diretti. Domenica al PalaEstra è in programma un nuovo episodio di Montepaschi – AJ. Non una partita normale, perché si affrontano le due capoclassifica della serie A. Due squadre che rappresentano realtà diverse. La piccola città contro la Metropoli. Finanza contro Moda. Insomma, oltre alla partita di basket, c’è decisamente dell’altro. Il punto fermo però resta uno: Ferdinando Minucci. Il Presidente della Mens sana è stato l’artefice, il costruttore della Mps dei quattro scudetti consecutivi. Quest’estate Siena ha cambiato tanto, ha rimodellato una squadra che all’inizio ha fatto fatica, ma che nel mese di novembre è sbocciata. “Sono molto soddisfatto, perché la squadra gioca bene prima del previsto – ammette Minucci-. Il merito va dato tutto al nostro staff non solo tecnico. Tutti stanno svolgendo un grandissimo lavoro.” Prima del big match con Milano, la Montepaschi, con tre giornate di anticipo si è qualificata alle top 16 di Eurolega. Un primo obiettivo raggiunto “In Europa ci siamo costruiti una tradizione importante – afferma Minucci – il quinto posto nel ranking continentale significa che Siena è un punto di riferimento per l’Europa. L’obiettivo di questa stagione era la qualificazione alle top 16. Lo abbiamo centrato con anticipo. Ora cercheremo di arrivare più avanti, ma senza assillo”.
Crescita continua. La svolta potrebbe essere arrivata dopo la sconfitta di Varese. Da quel rocambolesco ko, la Montepaschi ha dato continui segnali di crescita. E così sono arrivati successi importanti come quelli contro Cantù e Barcellona. “Il timing della nostra crescita mi ha sorpreso. L’operazione di inserimento di sangue fresco nel nostro gruppo è riuscita perfettamente. Dobbiamo soltanto sciogliere il nodo Hairston. Questa è una situazione che ci preoccupa, dobbiamo capire che cosa ha. Certamente torneremo sul mercato se Hairston non sarà disponibile, ce lo impongono soprattutto le regole di Eurolega”.
Siena - Milano è una partita bellissima, ma non decisiva. Minucci la descrive così: “Siena - Milano è una vetrina bellissima per il nostro basket. Chi vincerà, avrà due punti in più e sarà in testa da solo, tutto qua. E’ una partita fine a se stessa, non fa vincere scudetti”.
Mens Sana - Olimpia è diventato un “classico” del basket italiano…”Con Milano non esiste rivalità. Non è un derby toscano, non è Virtus – Fortitudo. C’è stima tra le società, fra presidenti, fra proprietà. Veniamo da mondi completamente diversi, ma lavoriamo tutti con serietà e senza clamori.” Nessun pronostico, però la chiusura di Minucci è questa: “Al di là di questa partita Milano resta la favorita per lo scudetto. Siena? Stiamo crescendo ed abbiamo la consapevolezza di come si fa a vincere.”  

Niccolò Casalsoli






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