Corriere della Sera sulla Supercoppa
Una lenta carovana di profughi del basket muove oggi alla volta di Forlì. Si torna al campo base, al basket giocato. Alla Supercoppa, che è il primo trofeo stagionale, ma anche un punto di sintesi tra la passata e la nuova stagione. Prevede, infatti, la sfida tra chi ha vinto lo scudetto e chi la Coppa Italia. Siccome ha vinto tutto Siena, toccherà a Cantù, finalista in entrambe le occasioni, sfidarla.Per la terza volta consecutiva Ristrettezza del basket attuale, si ricomincia dalla fine: se non è zuppa, è pan bagnato. La curiosità è tutta sugli sfidanti: «Negli ultimi anni, di sconfitta in sconfitta, ci stiamo avvicinando a una vittoria — è la filosofia di Andrea Trinchieri (nella foto) —. Secondo la teoria che si impara più dai Lo. che dalle vittorie, dovremmo esserci avvicinati maggiormente alla Montepaschi». Alle17.50 (diretta su Lay, con l'esordio di Pozzecco come commentatore tecnico) ci sarà la verifica: «Siena è cambiata, con Andersen al fianco di Lavrinovic è più interna Noi siamo qui per vedere a che punto siamo». Avete cambiato testa, con la regia tutta italiana: «Sono un romantico — scherza Trinchieri —. E siamo quelli che stanno facendo di più per la pallacanestro italiana Dite sempre che l'unico modo perché i giocatori migliorino è farli giocare: noi abbiamo messo il quintetto in mano ad Andrea Cinciarini». Gianluca Basile? «Sulla buona strada, ma ancora al 20%». Pronostico? Lo scorso anno due finali (campionato e Coppa Italia) e due sconfitte: «Ma non eravate voi che, prima che incominciasse a vincere tutto, avevate definito Dan Peterson il santone dei secondi posti?». Il guanto di sfida è stato lanciato.
Werther Pedrazzi