logo Montepaschi logo Mens Sana Basket logo lega basket italiana logo euroleague basketball 5 scudetti e Coppa italia Super Coppa e Coppa Saporta
Riflettori puntati su Ksistof Lavrinovic 07/12/2010
Image

Ciao Ksistof!“Buonasera, Buonasera a tutti!” Come Stai? “Bene, grazie!”

Inizia con queste parole la chat di Ksistof Lavrinovic, forse uno dei momenti più temuti della stagione dal gigante lituano, che in campo non ha paura di nessuno, ma che davanti ai microfoni ancora non si sente sicurissimo del suo inglese, comunque in netto miglioramento.

Ma non impiega poi così tanto per sentirsi a proprio agio ed a lasciarsi andare a qualche confidenza abbastanza interessante, tra una mezza risposta in italiano ed una in un inglese che sempre di più sembra rispecchiare i suoi pensieri lituano-polacchi.

La modestia è sempre stata una delle sue qualità principali ed il buon Ksistof non si smentisce neppure stavolta, ringraziando compagni ed allenatore per i riconoscimenti personali ottenuti, come ad esempio il titolo di “Mvp of the week” della scorsa settimana.
 
“Siamo una squadra forte ed è merito dei miei compagni se io riesco a fare certe cose. Loro mi mettono spesso nelle condizioni di segnare canestri facili e così per me è molto più semplice.”
 
Vero, verissimo. Poi c’è anche il talento, condizione non proprio secondaria quando si parla del lungo lituano, che ad una corporatura da centro di stazza, abbina qualità tecniche da ala piccola, forse anche da guardia.
Se i caratteri ereditari valgono qualcosa, allora converrebbe quasi far siglare già a Ksistof un pre-contratto per i due piccoli Lavrinovic, Daniel e Dominik, che stanno crescendo bene, in tutti i sensi.
 
“Non so se sceglieranno il basket o meno. Io lo spero, però di certo non li forzerò in nessun modo. Sceglieranno loro, magari tra qualche anno, per il momento sono troppo piccoli per iniziare a praticare uno sport.  Se poi scegliessero il basket, allora magari potrei anche dar loro dei consigli.”
 
E chissà che almeno uno dei suoi due figli non decida di iniziare con il basket proprio a Siena, visto che, a sentire lui, in questa città tutta la famiglia Lavrinovic si trova totalmente a proprio agio.
 
“Assolutamente sì – conferma il numero 12 – stiamo benissimo a Siena. Sono felice della scelta che ho fatto quattro anni fa. Primo perché qua ho avuto la possibilità di giocare l’Eurolega, e poi perché mi era bastata una breve visita per capire che questa città è super. Io mi trovo molto bene qui, sia con i miei compagni, sia con coach Pianigiani che è uno dei migliori in Europa e che oltre ad essere molto preparato, è anche un ottimo psicologo. E poi, la città è molto bella, mi piace la gente, molto carina con me e spero di restare qui a lungo.”  
 
Ok, scendiamo di più nel dettaglio. Cosa fa Ksistof quando non è in campo?
 
“Niente di speciale, diciamo che nei pochi momenti liberi mi dedico alla famiglia. Faccio il marito ed il padre. Certe volte accompagno Daniel in piscina, in palestra, oppure all’asilo, dove spesso mi incontro con Rimas, visto che i nostri figli frequentano la stessa scuola. E comunque, appena ho un attimo, lo dedico alla mia famiglia.”
 
Parlando di Lavrinovic, è impossibile non estendere il concetto al plurale, ovvero ai gemelli più famosi di Lituania, che dopo gran parte della carriera vissuta con la stessa maglia, adesso si trovano spesso da avversari.
Ksistof, come sta Darjus a Istanbul? Più felice lui, oppure te?
 
“Ah, non lo so. Io sono molto felice a Siena, anche lui però sta bene ad Istanbul. Ma sai, io sono qui da quattro anni, ormai mi sento a casa. Lui invece, da Kazan è andato a Madrid, poi a Istanbul. Forse deve ancora ambientarsi del tutto visto che si è trasferito lì da poco tempo.” 
 
Insomma sembrano lontani i tempi in cui necessitava della preziosa collaborazione di Rimas Kaukenas per le traduzioni dall’inglese al lituano. Adesso Ksistof “speakka” in inglese che è una meraviglia, ma anche la sua comprensione della lingua italiana sta toccando i massimi storici, tant’è che gran parte delle domande della chat, non c’è stato neppure bisogno di tradurle. Vero, anche se per sua stessa ammissione le interviste, specie quelle televisive, continuano a non stargli molti simpatiche.
Ma questo ci interessa poco, perché in linea di massima quello che conta sono le recite in campo e lui, su questo palcoscenico difficilmente tradisce, risultando spesso attore protagonista. Per i tifosi della Montepaschi, lui fa sempre la parte del buono. Per gli avversari invece è decisamente il cattivo, tant’è che quasi tutte le squadre di vertice sono andate in cerca di un anti-Lavrinovic. Per ora però, l’originale ce l’ abbiamo solamente noi. E mi raccomando, diffidate delle imitazioni!

 






Ogni diritto sui contenuti del sito è riservato ai sensi della normativa vigente. La riproduzione, la pubblicazione e distribuzione, totale o parziale, di tutto il materiale originale contenuto in questo sito (tra cui, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i testi, le immagini, le elaborazioni grafiche) sono espressamente vietate senza la citazione della fonte (menssanabasket.it) e, ove presente, del nome dell’autore