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Le news di oggi 16/01/2011


Andrea Sbardellati sul Corriere dello Sport
 
(...) SIENA - «Marko Jaric è per noi un punto di arrivo - ha detto il presidente della Mens Sana basket Ferdinando Minucci - perché già nel corso dell'estate ci siamo incontrati. Si stava allenando con molta serietà ed era pronto a ricevere la chiamata di una grande squadra. Eravamo assai vicini all'accordo poi non fu concluso. Adesso, dopo l'infortunio di Me Calebb, siamo corsi ai ripari con un campione che i tifosi di Siena hanno ammirato e temuto negli anni in cui eravamo "figli di un Dio minore" e lui giocava in una squadra che poteva considerarsi "quasi" la Montepaschi di oggi. Sono soddisfatto; si presenta a Siena in buone condizioni. E allenato. Il ritmo partita è difficile da trovare di punto in bianco, ma lui vuole fermamente dimostrare che è ancora adatto per cimentarsi ad altissimo livello e, in Eurolega e nel campionato italiano che conosce bene, ha ora l'opportunità di giocare ai vertici». Jaric sarà a disposizione dello staff tecnico fino al termine della stagione che sta entrando nei momenti decisivi. Jaric, nato a Belgrado il 12 ottobre 1978, inizia la sua carriera professionistica nel 1996 al Peristeri, in Grecia, dove resta fino all'estate 1998, quando si trasferisce in Italia nella Fortitudo Bologna, dove resta per due stagioni conquistando lo scudetto nella stagione 1999/2000. Successivamente si trasferisce ai cugini della Virtus Bologna, dove esplode definitivamente e contribuisce alla conquista del Grande Slam nella stagione 2000/2001. Jaric resta alla Virtus Bologna anche il campionato successivo, prima di migrare in NBA (2002), scelto dai Los Angeles Clippers, squadra dove resta fino al 2005, anno in cui viene scambiato con i Minnesota Timberwol-ves. Nell'estate 2008 passa poi ai Memphis Grizzlies mentre il 22 dicembre 2009 firma un contratto di 6 mesi con il Real Madrid, con cui conclude la passata stagione con una media di 7,1 punti di media in Eurolega e 5,9 in lega spagnola. Il suo palmares con la Nazionale serba è di assoluto prestigio: ha vinto l'oro ai Mondiali 2002, agli Europei 2001 e agli Europei Under 22 nel 1998. Nel 2007 è stato convocato per gli Europei in Spagna con la maglia della nazionale della Serbia. «Ringrazio tutto lo staff della Montepaschi che mi ha dato l'opportunità e la soddisfazione di tornare in Italia in una squadra che punta a vincere tutte le competizioni a cui prende parte. Siena ha vinto 4 volte consecutive il cam- pionato; sta cercando di partecipare e, perché no, vincere la Final Four di Eurolega. Per me si tratta di una grande opportunità, come quella di giocare ad alti livelli nella parte finale della mia carriera. La squadra fino ad oggi ha giocato molto bene». Jaric è-partito per Roma, ma non sarà a disposizione di Pianigiani perché non è stato possibile tesserarlo. Il giocatore potrà essere schierato, se lo staff tecnico lo riterrà opportuno, nell’esordio a Istanbul nelle Top 16 mercoledì prossimo e per il prossimo impegno casalingo di campionato con Cremona (dovrebbe avere il numero 19 di maglia). Nella sua esperienza di Madrid Marko Jaric ha avuto modo conoscere bene Rimantas Kaukenas. «Rimas mi ha sempre parlato bene della società senese - ha detto Jaric - e la sua conoscenza mi aiuterà ad entrare nel sistema di squadra di Pianigiani». L'addizione di Jaric alla squadra permetterà a Pianigiani di aspettare senza affanno il recupero dall'infortunio di Me Calebb e poter consentire poi a Pianigiani di scegliere nelle rotazioni magari utilizzandoli anche contemporaneamente con Zisis. Un siparietto finale lo merita il fatto che la moglie di Jaric, la bellissima modella brasiliana Adriana Lima, ha lavorato in passato per Giorgio Armani, sponsor del rivale più temuto in campionato. «Adesso però non lavora più per Armani...» (...)
 
 
Andrea Barocci in presentazione della partita di stasera sul Corriere dello Sport
 
(...) ROMA - In altri tempi la sfida Roma-Siena avrebbe acceso speranze, sane rivalità mai sopite e quant'altro potesse portare in massa i tifosi della Lottomatica al Palasport. Oggi in palio c'è una minima possibilità di entrare nella Final Eight (condizionata al successo sui tricolori e ad una complicata serie di risultati favorevoli dagli altri campi), ma soprattutto il credito che il pubblico di Roma deve decidere se concedere o meno alla sua squadra. Ecco perchè, con la Montepaschi con il solo Zisis play puro, la gara di questo pomeriggio diventa un importante crocevia nella stagione della Virtus: al di là di come andrà a finire, nel primo incontro del dopo Boniciolli, i fan vogliono vedere subito come e quanto l'impatto del nuovo coach Filipovski potrà cambiare il prossimo futuro del club, e non solo sotto l'aspetto dei risultati... TANJEVIC - Per l'occasione torna in parterre Boscia Tanjevic, il dt che pochi giorni fa ha dovuto prendere insieme con il suo pupillo Boniciolli una decisione per lui oltremodo dolorosa. Tanjevic, perchè ha scelto il giovane tecnico sloveno per la Lottomatica? «Sasa è cresciuto al Lubiana con Sagadin, un grande coach. E' un allenatore di rigore, è intelligente, ha le sue idee E' di una laboriosità estrema: in volume di lavoro batte persino Ivanovic (il più temute sergente di ferro della panchina, ndr). Nessuno può competere con Fìlipovski su queste piano. Il suo gioco si basa su una grande intensità difensiva, contropiede e schemi piuttosto precisi» Come è nato il divorzio con Boniciolli? «Matteo per me è come uno di famiglia. Abbiamo deciso insieme, lui ha dato la spinta Ma adesso vorrei che il presidente Toti fosse lasciato un po' un pace. Piuttosto accusate noi, dirigenti e giocatori. Non si guarda ac esempio ai giocatori che non danno alcun peso al sudore che invece dovrebbero tirai fuori in allenamento e in gara. Qualcuno di loro gioca come se non volesse fare la doccia... Questi sono strapagati per ciò che fanno. Gli operai della Fiat discutono per un aumento di 30 euro e qui c'è gente che prende 30.000 euro al mese! Ho parlato con due, tre di loro, fraternamente e poi da padre, ma non è cambiato nulla. Bisogna metterli a posto perchè imparino adesso e possano affrontare più facilmente la vita quando smetteranno con il basket». E ora? «Ora è meglio che stia lontano. Adesso comanda Sasa». Intanto oggi c'è una piccola possibilità di entrare nella Final Eight. Bisognerà sperare in una serie di fortunati eventi. E battere Siena che, con McCalebb infor- tunato, potrà utilizzare Jaric solo dalla prossima settimana. «Jaric ha una grande personalità, un gran fisico e tanta esperienza. E' un giocatore dalle caratteristiche differenti rispetto a McCalebb. Però la Montepaschi è riuscita a sopravvivere alla partenza di uomini come Mclntyre, Eze e Sato grazie al suo sistema. E' il sistema cheprotegge chi arriva a Siena. Playmaker non è quello che masturba la palla per mezz'ora, ma quello che crea gioco per la squadra: come Stonerook, o Kukoc, o Cosic». PIANIGIANI - Il coach della Montepaschi ovviamente si aspetta una sfida di quelle difficili: «Sarà una partita molto tosta, dura, contro una squadra che vorrà farsi trovare pronta all'inizio delle Top 16. Hanno cambiato allenatore e per questo tutti i giocatori vorranno dimostrare qualcosa di importante al nuovo coach, quantomeno a livello di mentalità. Per noi è un momento particolare, abbiamo perso il nostro play, che al di là dell'importanza del giocatore ci costringe a dover cambiare qualcosa nel nostro gioco, nella gestione della partita ed in un sistema che avevamo costruito con pazienza. Ci sarà Zisis a garantire continuità, ma il nostro obiettivo primario sarà adattarsi a questa nuova realtà».(...)  
 
La Gazzetta dello Sport sulla presentazione di Jaric (Giuseppe Nigro) 
 
(...) SIENA Scacco in tre mosse: un incontro estivo a Firenze, le parole di Kaukenas, i consigli del padre. Così Marko Jaric ha scelto Siena. Firmato venerdì, è arrivato ieri, ha fatto le visite mediche, oggi seguirà in borghese la squadra a Roma, un paio di allenamenti coi nuovi compagni e poi mercoledì esordirà in
casa dell'Efes. Spiegazioni «Abbiamo solo viaggi e partite, ma proprio per questo è importante la sua esperienza per accorciare l'inserimento: Marko non ha bisogno di spiegazioni, con la carriera che ha alle spalle gioca perché ha la motivazione di far bene», dice Pianigiani. «Con Simone lo abbiamo incontrato in estate a Firenze, poi per tanti motivi non si è fatta», rivela il presidente Ferdinando Minucci. (Non) spiega Marko: «Decisione mia, complesso spiegarla». Le nozze arrivano adesso: «La trattativa è durata diversi giorni. A qualcuno fa comodo dire che siamo stati veloci e ci prendiamo il complimento, ma bloccare Jaric non è semplice — dice Minucci —. Ci potevamo accontentare dell'obiettivo stagionale della Top 16, invece abbiamo preso il meglio, e non ci nascondiamo: vogliamo vincere in Italia e competere al più alto livello in Europa, dove vincere è una parola grossa. Il futuro? Abbiamo obiettivi comuni, se funziona non ci sarà bisogno di tante discussioni». Jaric, perché Siena? «Vince da 4 anni, sta cercando di tornare alle Final Four, e chissà forse diventare campione d'Europa: è una grande opportunità di tornare sui livelli in cui penso di
poter giocare. Voglio finire la carriera con 2-3 anni ad altissimo livello e Siena mi dà questa opportunità». Per il serbo è un subentro a metà stagione per il 2° anno in fila. «L'epilogo al Real mi ha deluso. Molto bene per un paio di mesi, poi la squadra è entrata in crisi, il coach (Messina, ndr.) ha deciso di andare su opzioni diverse e non abbiamo finito la stagione come pensavo. Ero compagno di stanza di Kaukenas: mi ha parlato molto bene di Siena, mi ha aiutato a prendere questa decisione».
Forma A New York si teneva in forma, non ci vorrà molto perché sia pronto. «Devo esserlo da subito. Il fisico è ok ma ci vorranno un paio di gare per trovare il ritmo partita, non gioco dall'anno scorso». Dall'America che idea si è fatto di Siena? «Mi ha sorpreso. Gioca ad altissimo livello dopo aver rifatto la squadra, non prendendo i migliori 10 d'Europa, ma ragazzi sconosciuti al top. Mio padre, che segue il basket europeo anche più di me, dice che Siena sta giocando una delle più belle pallacanestro d'Europa: la palla si muove sempre, la difesa è aggressiva. E i risultati non mancano: questo per me è importante».(...)
 
Filipovsky sulla partita di stasera, da Corriere della Sera Ed. Roma
 
(...) Contro i migliori per aggrapparsi alla speranza e sfruttare la novità al termine di una settimana difficile, quella dei saluti amari a Matteo Boniciolli e del benvenuto a Saso Filipovksi, l'uomo che dovrà tirare fuori d'impaccio la Virtus Lottomatica e regalare la voglia di andare avanti a un amareggiato presidente Toti.
Arriva la Montepaschi Siena (Palaìottomatica, ore 18.15; diretta tv su SkySport 2), padrona e signora del campionato, squadra che ha inventato un sistema vincente, costruito intorno alla continuità di gerarchie chiare e alla capacità di non cambiare il risultato anche quando sono i giocatori a cambiare.
Partita grondante di emozioni e ricordi, ma non è più tempo dei giorni del cuore, perché Roma deve cominciare a vincere e, soprattutto, dimostrare che la squadra costruita con attenzione in estate non è quell'armata senza identità troppo spesso vista in una metà stagione ricca di contraddizioni. Si riparte da zero
nel giorno più complicato, perché anche se paga dazio all'infortunio di McCalebb (ingaggiato, ma non sarà a Roma, l'ex stella Nba Jaric) Siena è squadra che da sempre passa sopra alle difficoltà e funziona a meraviglia anche quando deve far fronte ai problemi. Filipovski sa bene quanto il suo esordio sarà disseminato di trappole, ma il cambio in corsa ha sempre prodotto una scarica di adrenalina nella squadra e oggi pomeriggio è sulla voglia dei suoi di dimostrare qualcosa che punta grosso: «Sarà per me un grande piacere potermi
confrontare con Simone Pianigiani e Luca Bianchi, tecnici che hanno lasciato il segno sia in campionato, sia in Eurolega. Noi, insieme, abbiamo svolto finora solo quattro allenamenti, andiamo avanti passo dopo passo cercando di costruire un sistema di gioco che ogni allenatore sente suo. Questo non significa che il sistema precedente fosse sbagliato, ma significa semplicemente che ogni allenatore ha una filosofia propria
cui si ispira». «Siena gioca un basket molto veloce, quindi una delle chiavi principali sarà provare a fermarli sul fronte della corsa - continua lo sloveno - Giocano molti pick&roll e hanno eccellenti passatori come
Stonerook. Noi daremo il massimo e faremo di tutto per sorprenderli». (...)





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