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Mens Sana, la forza sta nel gruppo 25/01/2011


Corriere di Siena

SIENA - La Mens Sana è pronta a cambiare pelle e vestito per calarsi nel clima dell'Euroleague di vertice, di scena domani in viale Sclavo. Il salto da Cremona al Real Madrid non è cosa da poco, specialmente per una squadra che si trova costretta a operare aggiustamenti in corsa e che in regia ha uno Zisis in gran forma, ma anche un Marko Jaric non ancora inserito negli ingranaggi e alcuni uomini tanto volenterosi e pronti a portare la palla per dare fiato al greco, quanto innegabilmente fuori ruolo al momento di impugnare le redini. Manca, insomma, il cambio di marcia e di velocità che veniva garantito da McCalebb, ma come ha detto Simone Pianigiani domenica sera, "siamo questi e con questi daremo battaglia". Del resto Siena ha sempre fatto della forza del gruppo la propria arma vincente, e la settimana scorsa, pur in emergenza, l'impresa a Istanbul era a portata di mano e sarebbe anche stata meritata. Dunque, con un palasport gremito come meritano l'evento e i ragazzi con la canotta biancoverde, niente sembra scritto e scontato, malgrado il pronostico sorrida, sulla carta, alle merengues. Tornando al campionato e alle indicazioni giunte due giorni fa, la Montepaschi si è confermata capolista incontrastata e ha doppiato la fatidica boa dei 30 punti in classifica, frutto di una sfilza di vittorie, ben 15 su 16 apparizioni, e di una sequenza aperta di affermazioni consecutive che è arrivata a quota 13. Costretti a cercare ulteriori equilibri per l'assenza di Lavrinovic, i campioni d'Italia ci hanno messo un po' a prendere le misure al match e gli ospiti ne hanno approfittato per scappare e per reggere l'urto fino all'intervallo, contrastati con forza da un Kaukenas che ha speso molto e che nella ripresa si è risparmiato appena i compagni si sono accesi. La crescita graduale di Hairston e la serata magica di Nikos Zisis (18 punti e tanta personalità nel dirigere l'orchestra) hanno fatto il resto, tanto che gli ultimi due quarti sono stati comandati dai padroni di casa, con Cremona a colpire solo in occasioni di errori o disattenzioni dei tricolori.






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