Corriere di Siena
SIENA - Milovan Rakovic è tornato nella sua Serbia, dove ha affrontato la squadra nella quale è cresciuto: il Partizan Belgrado. E forse ha sentito un po' troppo l'emozione, per di più davanti ad un pubblico incredibile, con 18mila persone che hanno incitato la squadra di casa anche a sconfitta già consegnata alle cronache. Una percentuale del 12 per cento, vale a dire 1/8, da due il centrane ex San Pietroburgo quest'anno non l'aveva mai segnata sul proprio scout personale. Ma va bene lo stesso, perché la Mens Sana ha vinto ugualmente e perché una battuta d'arresto può capitare anche ai grandi giocatori. A consegnare la vittoria e i primi due punti di questo girone a Siena ci hanno pensato soprattutto due italiani, Michelori e Carraretto. A iniziare il festival nazionale ci ha pensato il Marco senese che nel corso del terzo quarto ha messo dentro la retina tre canestri consecutivi e di una difficoltà notevole. Doppia cifra per lui e una prova ad altissimo livello. E dopo Marco arriva Andrea, da intendersi come Michelori. Inizia a segnare nel terzo quarto e poi non si ferma più. Gli avversari provano a fermarlo in qualunque maniera, Jawai gli rifila una gomitata al volto ma lui non si lascia intimidire. Va addirittura a canestro in penetrazione e diventa il maggiore incubo per la difesa serba. La Mens Sana italiana sbanca uno dei parquet più caldi d'Europa grazie a due protagonisti che non ti aspetti: insieme hanno realizzato 25 dei 66 punti totali della squadra.