Mens Sana c’è il Galatasaray a Firenze la prima di Eurolega

Corriere di Siena
L’ultima delle sfide, la più affascinante e al tempo stesso la più difficile, inizia questa sera (ore 20.30) al Mandela Forum di Firenze. C’è il Galatasaray nella “prima” di un’Eurolega che fa traslocare la Mens Sana dal suo palazzo, colpa di un regolamento che cerca l’appeal e le strutture dei grandi centri metropolitani scimmiottando la storia e la passione di chi in Italia detta legge da un decennio e pure in Europa ha sempre mostrato numeri per competere, standosene a casa sua. Scommesse biancoverdi inserita nel Gruppo C, quello che annovera pure i campioni uscenti dell’ Olimpiacos, la Montepaschi entra in scena dovendo sciogliere il rebus, fisiologico, di chi è costretto a passare il proprio ventaglio di ambizioni (accedono alla seconda fase quattro squadre su sei, in teoria si punta a tener dietro Bayeni e Zielona Gora) al setaccio di un’inesperienza a dir poco imperante: i soli Hackett, Ress e Ortner hanno trascorsi recenti in Eurolega e se l’ultima presenza di Nelson risale al 2007, per tutti gli altri quella di oggi contro il Galatasaray è la partita del debutto nella massima competizione europea per clubs. Detto che abituarsi all’impianto di Campo di Marte sarà un’altra insidia (i riferimenti sul parquet non sono quelli di viale Sclavo poi c’è la questione relativa alla presenza di pubblico e di tifo, ma è prematuro parlarne prima di aver visto come risponderanno Firenze e la Toscana, oltre a valutare numericamente quanta Siena, stasera, si metterà in viaggio), il vero punto interrogativo di questa stagione internazionale è rappresentato dalla scommessa cestistica che coach Marco Crespi proverà a giocarsi settimana dopo settimana contro avversari fisicamente ben più attrezzati dei giocatori a sua disposizione. La Mens Sana può giocarsela col talento e la freschezza offensiva, soprattutto nel reparto -esterni,invece si fratta di accettare una sfida che implichi ritmi bassi e “sportellate” in area tutto diventa più difficile. Infinito Galatasaray. Un paio di vecchie conoscenze e battezzare la serata inaugurale Europea diErick Green e compagni. Sono Ergin Ataman, il coach della Saporta e della prima Final Four di Eurolega (accadeva 10 anni fa), ed Henry Do-mercant, decisivo per la prima Coppa Italia vinta dalla Montepaschi nel 2009 e poi vincitore di tanti altri trofei nei due anni trascorsi in bian- coverde: entrambi, oggi, fanno parte di un Galatasaray che è partito forte vincendo la supercoppa turca e sbancando il campo dell’Efes Pil-sen nella prima giornata del campionato della mezzaluna. C’è tanta sostanza (anche perché non mancano i soldi…) nel team giallorosso, basta leggere i nomi di Erceg, Macvan, Aldemir (c’è pure Jawai, che però è reduce da un serio infortunio) per capire che sotto il cane- stro turco è difficile farsi largo, ma certo non difettano le bocche da fuoco al Galatasaray che, detto di Domercant, annovera Arroyo, Dudley, Gordon, una solida pattuglia di cestisti autoctoni (Arslan, Guler, Akyol, Atsur) e, quando rientrerà in condizione, quel Markoishvili che Siena ha sperimentato sulla propria pelle un anno fa perdendo la supercoppa a Rimini.  Matteo Tasso