La Mens Sana fa l’impresa

La Nazione di Siena

 Il canestro di Viggiano è pura poesia. E’ un urlo nella notte di Malaga, una fiamma che si accende come la speranza di poter giocare ancora a lungo in Euroleague quest’anno. L’ultimo attacco non è mai facile e lui infatti fa la cosa più difficile: riceve spalle a canestro, fade away, arcobaleno, tutto quello che c’era da fare per metterla dentro. E la mette. Espode la gioia della panchina che si protrae negli spogliatoi. «ADESSO ISTANBUL» urla Spencer Nelson, leader spirituale di questo gruppo che va in trasferta anche se non può giocare. A tre minuti dalla fine sembrava che fosse tutto perso con Malaga avanti di 6 (72-66). Ma la Mens Sana ha sempre dato la sensazione di esserci, con la testa e con le gambe. Inizia la rimonta che sa di miracolo. Hunter si muove bene nel post basso e ne mette due. Hackett va in contropiede si procura antisportivo trasformando i due liberi (fino a quel momento 4/8). Attacco diffìcile sul -2 ma Viggiano dipinge il primo dei due Picasso: tripla dall’angolo. Hunter si isola ma pasticcia. Dall’altra parte 3 liberi a Caner Medley che fa 1/3 (73-73). Carter corto dall’angolo, Calloway lo imita. Hackett tiene palla per 22 dei 24 secondi disponibili poi la passa a Viggiano. Tutto condensato in poche righe. Quelle da dipingere erano tutte all’inizio. Ma c’è stata una grande partita nei primi tre quarti. Con Malaga che propone la specialità della casa. Entra nella gara da prima in Europa per rimbalzi offensivi (14,8 di media) e dopo 7 minuti è già a quota 5 (9 dopo 10′). Ma la difesa della Mens Sana stringe i denti e alla fine limita la mattanza a 15. Inizia lo show di Green, alla sua migliore prestazione stagionale canestro pazzesco in avvitamento, tripla e due contropiede da centometrista. Malaga c’è: 7-0 per il primo vantaggio (35-32) che mette in partita anche il pubblico fin li silenzioso. Hackett tira fuori gli artigli: si prende i primi due liberi concessi a Siena dopo 18 minuti di gioco (13 i viaggi in lunetta di Malaga nel frattempo) poi la tripla. A fine terzo quarto Calloway combina un pasticcio e Green lo punisce in contropiede. E’ Dragic a vendicare il compagno giocando lo stesso scherzo a Green nella prima azione del quarto periodo (66-63). Malaga scappa ancora (68-63). La Mens Sana ha carattere, ci crede con Ress. Quello che è successo dopo lo sapete già. Federico Cappelli