«Montepaschi, prenditi i due punti»

La Nazione

MARCO CRESPI non si nasconde. Sa che la partita contro i polacchi dello Stelmet Zielona Gora è una tappa fondamentale per il cammino in Euroleague. «Sono due punti significativi assicura il coach per la nostra stagione europea. Per cercare di prenderli dovremo ripartire dall’energia espressa nella gara contro Bologna. Forse per la prima volta nel nostro cammino abbiamo avuto una forte continuità difensiva nei 40 minuti davanti ad una squadra che aveva un grande potenziale nel reparto esterni. Noi siamo stati bravi a limitarli prendendoci un vantaggio importante. Adesso dobbiamo andare con fiducia su un campo difficile contro una squadra che fa della fisicità la sua arma migliore». Dalla sfida con Bologna tante indicazioni positive, una su tutte l’efficacia del quintetto con i quattro piccoli. Situazione tattica da riproporre? «Penso di sì -ammette Crespi. Lo Zielona Gora è una squadra con due giocatori di post basso molto bravi come Eyenga e Dragicevic. Illoro numero 4 è un tiratore frontale quindi giocare con 4 piccoli potrebbe non farci soffrire sotto canestro». L’approccio alla gara è diventato ormai una discriminante quasi certa per il risultato finale. «Chi parte ha una responsabilità. Che è quella di far vedere energia mentale e fisica per marchiare l’incontro. Questo è stato spiegato bene ai nostri giocatori. La speranza è che possa diventare presto un processo mentale ben radicato nella squadra». ANCHE IL COACH dello Stelmet Mihailo Uvalin pone l’accento sull’importanza di un ‘good start’: «Dopo due giornate di Euroleague il nostro compito è quello di essere più competitivi. E vogliamo dimostrare di esserlo contro Siena, un club di grande tradizione ed una squadra con grandi qualità. Fino a questo momento abbiamo sempre approcciato male e questo potrebbe essere un grosso problema per noi in questa partita visto che la Montepaschi verrà qui con tanta voglia di vincere. Dobbiamo comprendere che per per vincere queste partite è necessario giocare al 150% delle nostre potenzialità ed avere anche un po’ di fortuna. E questo, ovviamente, è riferito non solo a due o tre giocatori ma a tutta la squadra. Poi è chiaro che non è una garanzia per la vittoria ma per noi diventa l’unica possibilità che abbiamo per ottenere questo risultato».

f.c.