Crespi: “Abbiamo dimostrato di saper reagire a un momento duro”


27 gennaio  Rassegna Stampa

Corriere di Siena

E’ stata una vittoria importante per coach Crespi e per la Mens Sana, anche per come è arrivata e per quanto Siena aveva sofferto nei primi due quarti: “Era importante giocare in modo duro e vincere – commentato il tecnico senese. – Credo che nel terzo quarto abbiamo tenuto mentalmente, pur partendo da un -10: un fatto, questo, non facile da punto di vista emotivo. Abbiamo dimostrato che possiamo giocare in un modo duro anche in un momento non facile. Positivo è stato anche il fatto che abbiamo ribaltato la differenza canestri, elemento importante anche per centrare un posto ai play off All’intervallo ho detto ai miei giocatori che dovevamo alzare l’intensità difensiva avendo fiducia nel nostro attacco perché i nostri tiri sarebbero entrati. Così è successo. A livello tecnico c’è  stato un dettaglio tra primo e secondo tempo, ma questo avviene se mentalmente si è pronti. Siamo tornati arrabbiati da Haifa, abbiamo lavorato duro da quando siamo a Siena. La risposta è stata positiva. A livello mentale nel secondo tempo il piacere di avere lavorato duro in questi tre giorni credo che abbia aiutato. Questo secondo tempo è nato da una situazione difficile: ho la certezza che questo gruppo ha fiducia in quello che fa, tutti i giocatori seguono i compagni”. Una domanda sugli esterni, non positivi nel primo tempo e risultati poi decisivi nella seconda parte del match: “Cournooh, Green e Haynes sono giovani – dice Crespi. – Un allenatore deve fissare degli obiettivi, delle aree di miglioramento, ma deve anche essere paziente perché ci possono essere degli errori. Se si chiede a Haynes di giocare come Bobby Brown o come Hackett si è fuori strada. Cournooh ha fatto una partita importante, anche più di quanto è successo contro Roma. Lo ha fatto in un momento non semplice, questo resta come patrimonio nella testa sua e dei suoi compagni. Non siamo certo la squadra con più talento, ma in un momento difficile sappiamo difendere e abbiamo dieci giocatori che possono andare in doppia cifra”. Il coach reggiano Max Menetti, invece, si rammarica per la seconda parte della gara dei suoi: “Abbiamo giocato due quarti bellissimi e di grande solidità e poi invece, come spesso ci accade, ci sono bastate tre o quattro situazioni storte e non riusciamo più a soffrire e a rimanere uniti. Nei momenti di difficoltà e di frustrazione dobbiamo lavorare sempre di più e meglio. Ci vuole tempo per crescere come squadra. Quando andiamo sotto di 7-8 punti non riusciamo più a recuperare”. Prende la parola anche Erick Green, che ha avuto un ruolo importante nel parziale del terzo quarto: “Sono soddisfatto perché abbiamo giocato duro in entrambe le metà del campo e questo ci ha permesso di portare a casa
la vittoria. Il periodo che abbiamo attraversato è stato molto difficile, negli Stati uniti è molto diverso ma sono sicuro che tutto questo mi aiuterà a crescere per scendere in campo sempre preparato. L’importante è lavorare bene in allenamento e farsi trovare pronti”.


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