Eurocup, il borsello conta Ma Siena non è certo vinta

La Nazione

DIECI mesi, con qualche giorno in più. Dieci mesi sono trascorsi tra una sfida fondamentale per il passaggio ai play off di Euroleague (poi mancato da entrambe) all’esordio nella seconda fase di EuroCup. Ma è sempre lo stesso Khimki. Magari non la stessa Mens Sana. Da una parte potenzialità economiche che non accennano a diminuire, anzi, saranno sempre
più ampie rispetto alla grande maggioranza dei club rappresentati di nazioni con un grande passato ma con un presente difficile. Dall’altra un budget ridotto all’osso, con la cessione di Daniel Hackett che è servita a prendere due giocatori
ma soprattutto a portare «cash» nelle casse del club. Una differenza che si è notata sul parquet due giorni fa. La Mens Sana ha iniziato bene ma fin da metà del primo quarto è sembrata sgomitare per stare al livello dei russi. Ress contro Loncar: duello impari non per talento (nettamente superiore quello del capitano) ma per fisico (nettamente superiore
quello di Kresimir). Koponen, che rimane in Russia perchè nella Nba gli darebbero meno soldi, è scandinavo e a quelle temperature ci sta bene. Forse non Mike Green ma il discorso è sempre lo stesso: soldi e soldi. Non l’Euroleague. Poi Gelabale e Davis. Ah, ecco. Perchè il Khimki ha dimostrato di essere una squadra da Top 16 di Euroleague senza quelli che possono essere considerati i suoi due uomini di punta. L’Eurocup non è finita. E che a nessuno venga il dubbio
che alla Mens Sana non interessi. Perchè altrimenti lo stesso ‘nessuno’ dovrebbe provare a spiegare il perchè di 13 trofei italiani consecutivi: dai più prestigiosi (scudetto) ai meno considerati (Supercoppa) ma solo da chi non li vince.
La Mens Sana riparte oggi. Doppio allenamento. All’orizzonte c’è la sfida con Milano. E non servono presentazioni di sorta. Semplicemente la gara più attesa in Italia quantomeno negli ultimi tre anni. E adesso ancor di più. Con Daniel Hackett
(di cui sopra) e Marquez Haynes. Con Luca Banchi da una parte e Marco Crespi dall’altra. Con Matt Janning e David Moss. Con Bobby Brown… no non esageriamo con i ricordi. Ma del resto è bello che sia così. Con tanti riferimenti al passato, con tanto interesse che prescinde da una qualificazione alla Coppa Italia già messa in cassaforte (dalla Mens Sana con diversi
giorni di anticipo) da entrambe le squadre. C’è una stagione intera da giocare, con tutti gli obiettivi aperti e con quello chiuso (Supercoppa) già tagliato.

f.c.