Corriere di Siena
SIENA - Simone Pianigiani, coach della Mens Sana, ha il polso della situazione nel suo spogliatoio. Ecco perché si avvicina alla palla a 2 di questa sera con la massima cautela. "E' un confronto - spiega - tra formazioni allo stesso livello di classifica, e questo dimostra quanto sia complicata la partita. Ma per noi, in questo momento, lo sono tutte, inutile concentrarci su questo aspetto. Siamo consapevoli dell'equilibrio che regna nel nostro campionato e del fatto che dobbiamo pensare a un impegno alla volta, per fare sempre un passo avanti gestendo la fase particolare che stiamo attraversando. Abbiamo tutta la serenità che occorre per migliorare giornata dopo giornata, ma allo stesso tempo non vogliamo perdere ulteriore terreno. Abbiamo avuto già una sconfitta in casa e di sicuro non ne vogliamo un'altra così presto". Gli obiettivi si spostano poi sugli avversari: "Varese, per come è costruito il gruppo, ha tanto ritmo, eccellenti percentuali da 3 punti, e sa giocare con efficacia e personalità anche in trasferta, dove segna tantissimo. Dispone del secondo miglior attacco della serie A e, dalla lunga distanza, è prima sia nei tentativi che nei canestri realizzati. Potendo schierare anche quintetti con 5 tiratori, ha la capacità di fare grandi parziali e verrà qui con faccia tosta, per imporre il proprio ritmo. Allora, dopo un impegno di Euroleague contro una formazione che ha taglia fisica diversa, per raggiungere il risultato che inseguiamo dovremo essere bravi nell'adattarci e nell'essere pronti, soprattutto dal punto di vista difensivo. Se le permettiamo di esprimere la propria pallacanestro, la Cimberio è in grado di metterci in serie difficoltà". Tutto dipenderà, allora, dalla difesa? "Quella - puntualizza il tecnico - è una cosa che fa parte della nostra identità, ma in questa occasione vado oltre e dico che la pressione nella nostra metà campo deve partire da cosa saremo in grado di fare in attacco, dove dovremo essere equilibrati perché Varese, con i suoi 5 cecchini, ha atipicità e intercambiabilità di ruoli, soprattutto con i lunghi, in grado di fare cambi sistematici. Mi aspetto una squadra che non giocherà in maniera semplice, ma che al contrario sarà molto tattica, con uomini a intasare l'area, con una girandola di difese, con la match-up e la zona. Ecco perché ribadisco che per noi sarà fondamentale la fase offensiva, avere fluidità e fare tiri che, anche se sbagliati, non permettano agli avversari di correre, di andare in transizione e trovare canestri facili". E' innegabile che la Mens Sana sta attraversando una delle fasi più complicate della propria storia recente: "Abbiamo dei momenti in cui, anche se costruiamo qualcosa di positivo, magari non lo finalizziamo. Per questo le percentuali al tiro di alcuni giocatori non sono quelle che hanno avuto nella loro carriera, ma conosciamo bene le motivazioni di questo stato di cose, da ricercare nello stato di forma e nella prestagione anomala. Non lavoriamo con delle macchine e non si può pretendere sempre la perfezione, soprattutto in questo inizio di avventura. Possiamo invece pretendere da tutti noi uno sforzo massimo per il miglioramento costante e per andare tutti nella stessa direzione. Lo stiamo facendo, anche se si registrano alti e bassi nel corso della stessa partita. Ce ne saranno ancora nelle prossime settimane. Però, con il grande sostegno del nostro pubblico quando siamo in casa e con la consapevolezza da parte di tutti che arriverà anche una fase di maggiore brillantezza, possiamo tenere botta, per poi esserci quando si assegneranno i trofei importanti in Italia. A livello europeo, siamo in corsa per andare nelle Top 16, che in ordine temporale, dopo la Supercoppa, sono il secondo traguardo importante di questa annata. Essere tra le migliori non è mai scontato, lo vediamo ogni giorno dai risultati di Euroleague".