Corriere di Siena
L'impresa sfuma sul filo di lana, copione ormai imparato a memoria negli 80' di una serie playoff che manda l'Olympiacos alle Final Four e interrompe la stagione europea della Montepaschi. Gara-4 finisce 76-69, alla Mens Sana va il merito di averci provato fino in fondo pur ridotta ai minimi termini dagli infortuni (Thornton, l'ultimo della lista, guarda la partita dalla panchina con la mano fratturata due giorni prima) ma resta pure il rimpianto di non aver trovato, in quattro partite, un argine per fermare l'impatto atletico dei greci. Che sfondano con Hines (19) ed il miglior Spanoulis di tutti i quarti di finale, rendendo inutili gli sforzi intermittenti di Andersen (15+11) ed il gran finale di Zisis. Novità in avvio, con Pianigiani che lancia uno starting-five inedito, prevedendo due portatori di palla ed altrettanti lunghi e cercando di spingere sul mismatch che si crea in area fra i centimetri senesi ed il quintetto piccolo dell'Olympiacos, che ha Dorsey fuori per infortunio. La sveglia la suona Hines e in più, stavolta, c'è pure Spanoulis a timbrare il cartellino (14-9 dopo 5') contro la zona biancoverde, che si apre sulle penetrazioni del leader di casa. Buona l'idea successiva, cioè gettare nella mischia Rakocevic e lasciargli licenza di gestire tanti secondi di possesso in attacco: il serbo pare a suo agio con quello che è stato pane quotidiano di una lunga carriera e ne piazza sette a cavallo fra la fine del primo e l'inizio del secondo quarto, producendo il primo vantaggio (22-26) della Montepaschi. Rispetto al fardello di gara-3 funzionano difesa e tagliafuori, un po' meno la gestione di certi palloni (le perse sono già 8), ma c'è partita. Quella che poco prima di metà gara si accende da un lato col talento di Andersen (13 punti e 5 rimbalzi all'intervallo per l'australiano) e dall'altro con la cattiveria agonistica di Spanoulis, sulla quale McCa-lebb va a sbattere ripetutamente. Sul numero da trapezista di Hines, suona la sirena e si va ai riposo: 38-39 per Siena. Nuova chiamata di zona in avvio di ripresa, battezzata da un possesso dell'Olympiacos che dura quasi 2' senza mai vedere il canestro. Lavrinovic e McCalebb sono rientrati bene (42-48 al 24'), non altrettanto Andersen .cancellato tre volte da un Hines mostruoso nel metterla sull'impatto fisico: i greci decidono di buttarsi dentro per prende- re falli (Stonerook ne ha già 4) e tiri liberi, la Mens Sana (che di liberi ne ha tirati 1 in 30') si tiene a galla con una tripla di Moss ma non riesce più a trovare alternative al tiro da fuori. L11-0 di parziale dei reds è un pugno nello stomaco della Montepaschi, che si ritrova sotto 61-55 a 5'42" dalla fine senza mai segnare dal campo nella prima metà dell'ultimo quarto. Sembra finita ma piove finalmente qualche fischio a tutela dei lunghi ospiti, in lunetta per ricucire (61-61 a -4'54") prima del nuovo strappo dell'Olympiacos. Spanoulis prova a mettere i titoli di coda (69-61), Zisis reagisce da campione (72-69 con 59" da giocare) ma l'ennesimo rimbalzo concesso in attacco, stavolta a Printezis, manda a Istanbul quelli del Pireo.