La Nazione
SEMBRAVA un sogno, un sogno che stava per trasformarsi in realtà. La realtà di gara-5 a Siena. Ma sono stati commessi molti errori. E quando non ci sono stati gii errori ci hanno pensato gii arbitri. Con i fischi? No, con i non fischi. Perché in una gara-4 di play off di Euroleague, con una squadra che va spesso a cercare il post basso (con Andersen ma anche Lavri-novic) ed un'altra che non lo cerca quasi mai, è impossibile che quella che va dentro con più continuità, tiri 17 tiri liberi in meno (29-12, non 47-30...) di quella che cerca principalmente il tiro da fuori. «Sono molto orgoglioso dei miei giocatori». Pianigiani inizia così, lo ripete molte volte durante la sua conferenza stampa. «E' un momento difficile per noi senza Thornton e con Moss e Lavrinovic non al meglio. Abbiamo però guidato la gara per 30 minuti giocando una bella pallacanestro. Credo che abbiamo perso la grande opportunità in casa in gara-1. Questo, però, è io sport, ci sono dettagli che diventano determinanti in serie di play off». Dettagli e dubbi di cui sopra. Pianigiani non li ammette direttamente ma trasmette un concetto chiaro: «Credo che abbiamo stabilito un al- tro record con i tiri liberi: uno solo tentato nei primi tre quarti. Forse non siamo stati capaci di farci chiamare qualche fallo in più. Ma se l'Euroleague decide di usare un criterio per chiamare i falli credo che non si possa arrivare ad essere 23-1 dalla lunetta in una partita così combattuta». «Credo che abbiamo giocato una grande stagione - prosegue Pianigiani. Abbiamo avuto tanti infortuni e abbiamo anche speso tanta energie nella nostra Lega, una Lega complicata, con avversarie di livello, cosa che non succede in altri campionati. Credo che aver mantenuto questo livello di basket sia un bel riconoscimento del lavoro svolto fino ad ora. Adesso, però, dobbiamo solo pensare a giocare i play off dei nostro campionato perché nessuna squadra nella storia dei basket italiano ha mai vinto sei scudetti di fila. Questo è il nostro obiettivo». Poi un sassolino, anzi, un sassolone, che ci siamo tolti ieri sera dalla scarpa ma che per problemi di tempistiche, riporteremo solo oggi nei dettagli: ci siamo stancati di questi allenatori come Obradovic e Ivkovic che vengono a impartire lezioni di civiltà a Siena e ai senesi. Nei palazzo di Obradovic tirano le bombe, in quello di Ivkovic ieri sera c'erano gli hooligans dietro la panchina. Hooligans che hanno fatto invasione di campo in modo intimidatorio. Ah, sia chiaro, gli hooligans in questione erano tutti accreditati daii'Oiympiacos, con il pass delia società e con tutto il necessario per entrare in campo.