Il duello tra lunghi sarà una delle chiavi
17/06/2012

Corriere di Siena

SIENA Con l'arrivo prepotente nella serie del Bourussis di gara 4 possiamo dire che una delle chiavi di volta che si va sempre più delineando nella sfida tra Mens Sana e Milano è il titanico scontro tra i lunghi delle due squadre (non ce ne voglia Mc Calebb con le sue magie). Entrambi i coach infatti comprendono appieno l'importanza di limitare i pivot avversari che, soprattutto per quello che riguarda la Mens Sana, comprendono alcuni tra i giocatori più pericolosi che si possono ammirare nel vecchio continente. Ma, anche guardando nella panchina di Milano, gara 4 ha dimostrato che, se servito in movimento e non sul post basso, Bourussis può diventare un'arma temibile, soprattutto se riesce a stare con la testa nella partita per quaranta minuti e a non sognarsi la notte Stonerook. Ma anche Melli ha degli sprazzi di classe assoluta, che lo fanno assomigliare più ad un veterano. Il trattamento riservato ad Andersen dalla difesa di Milano è oramai chiaro: raddoppio costante per impedirgli di giocare il suo uno contro uno ogni volta che riceve e se ci scappa qualche gomitata ben assestata anche meglio. Esempio di questo atteggiamento è proprio Melli, a cui vengono spesso fischiati anche due o tre falli consecutivi durante i suoi tentativi di "contenimento" su Andersen; tutto ciò a Scariolo va più che bene, perché riuscendo ad escludere dal campo un fattore come il canguro australiano i milanesi si tolgono una bella spina dal fianco. Coperta Corta II problema di questa tattica è che la coperta diventa corta in qualche lato del campo, e quello che si scopre è il tiro da tre punti dell'altro lungo, spesso capitan Stonerook, che in queste gare è riuscito a segnare con continuità dalla lunga distanza, permettendo alla Mens Sana di punire al meglio quella che potrebbe ormai essere definita la "mossa-Obradovic" (che per primo decise di battezzare il tiro da tre del numero 20 biancover-de con fortune molto differenti). Sicuramente il capitano in questa serie è riuscito ad essere un fattore molto più importante del suo diretto avversario Fotsis, frenato dal problema alla caviglia. Jolly e tanghi micidiali Nonostante le mosse di Milano tese ad arginare Andersen, Pianigiani può decidere di mettere in campo il suo jolly, facendo giocare l'australiano accanto a Lavrinovic e formando cosi una delle coppie di lunghi più micidiali mai viste in Italia. La possibilità di aprire il campo fino all' esasperazione, con cinque uomini fuori dall'arco, ha lasciato spesso lo spazio necessario alle penetrazioni di Mc Calebb, ed è la tattica a cui il coach biancoverde si affida nei momenti di difficoltà. Questo duello senza esclusione di colpi tra i lunghi delle due squadre verrà riproposto senza dubbio anche stasera ma. adesso che la sfida si è spostata nuovamente al PalaEstra siamo pronti a vedere un'altra grande gara, consapevoli del fatto che un'atmosfera rovente è il contributo principale che i tifosi possono portare a questa squadra, ad un passo da un'impresa che ha del leggendario.

Francesco Anlchini  






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