La Nazione
SIMONE Pianigiani analizza con serenità: «Complimenti a Bologna, una vittoria meritata. Sapevamo che sarebbe stata una partita molto complessa per le caratteristiche della Virtus, per la loro fiducia in campo aperto. Noi non siamo ancora a quel livello di energia. Dovevamo fare una partita accorta ma nel primo tempo abbiamo sbagliato troppo. Anche nei piccoli dettagli, un fallo alla fine del quarto, una distrazione che regala un canestro facile. Eravamo comunque in equilibrio prima di quel terzo quarto scellerato dal punto di vista difensivo. Alla fine abbiamo pressato, mettendoci con tre piccoli, facendo cose che non sono nel nostro dna e siamo tornati a contatto. I tiri liberi sbagliati sono un altro specchio della nostra energia. Questo 43% dalla lunetta pesa, come pesano i lay up e i canestri da sotto sbagliati». Pianigiani non cerca scuse ma ammette: «Da allenatore devo saper riconoscere alcune situazioni. Rakocevic aveva la febbre alta, Aradori aveva ancora problemi alla caviglia, Andersen sta giocando una serie di minuti oltre il consentito: patisce in difesa ma di certo ci servono i suoi punti. Vedo una squadra che ha voglia e determinazione, e lo abbiamo dimostrato contro una squadra che aveva il pallino in mano in una bellissima atmosfera. Malgrado tutto siamo ancora lassù, primi, quindi vuol dire che qualcosa abbiamo fatto. Mi preoccupa il fatto che abbiamo le Top 16 tra una settimana. E faremo fatica».
Federico Cappelli