Corriere di Siena

La sua presenza non passa mai inosservata. A Siena, con la maglia della Mens Sana, è diventato grande, anzi un grande. Si è fatto conoscere in tutta Europa e il suo nome è diventato famoso anche nella sua Patria, negli Stati Uniti d'America, proprio il Paese dove ha giocato negli anni universitari ma dove non è riuscito poi a sfondare perché ritenuto troppo piccolo, troppo basso per giocare nell'Nba. Ma questa è stata la fortuna di Siena, con la dirigenza biancoverde che ha creduto in lui e lo ha proiettato per alcune stagioni tra le stelle del campionato italiano e dell'Eurolega. Per due stagioni consecutive (2008 e 2009) Terrell Mclntyre è stato addirittura giudicato il miglior playmaker d'Europa. I problemi fisici hanno poi fermato la sua straordinaria carriera. Due sere fa Mclntyre si è rivisto al PalaEstra. Lo aveva annunciato alcuni giorni prima su twitter: "It's possible..." aveva scritto riguardo ad una sua presenza in viale Sclavo per assistere al match tra la Montepaschi e la Sidigas Avellino. E' stato di parola, proprio come quando era sul parquet e diceva di voler guidare il gruppo ad un successo. Sorridente ed emozionato, ha salutato tutto il pubblico presente al PalaEstra prima dell'inizio del match. I tifosi biancoverdi hanno vissuto una serata speciale per due motivi: il ritorno di Mclntyre a Siena e il ritorno di Rimantas Kaukenas tra i dodici dopo l'infortunio. Tanti cori sono stati dedicati a questi due giocatori negli attimi che hanno preceduto la palla a due contro Avellino. Noi abbiamo scambiato due parole con lui tra primo e secondo tempo. Terrell, raccontaci le emozioni che stai provando stasera. "Provo forti emozioni, sono contentissimo. E' sempre bellissimo tornare aui (era la sua seconda volta da spettatore al PalaEstra quest'anno, ndr). Sono venuto per ritrovare i miei amici Shaun Stonerook e Bootsy Thornton e tutti gli altri. E naturalmente per rivedere lo straordinario pubblico senese. Resterò a Siena fino a domenica". Come giudichi la Mens Sana di quest'anno? "Io ho visto una grande squadra che ha vissuto alcuni alti e bassi solamente a causa degli infortuni che ha subito. Ma Pianigiani e tutti i membri dello staff sono stati bravi a gestire la situazione riuscendo a raggiungere ottimi risultati". Ma McCalebb potrà essere il Arturo Mclntyre? "Il futuro? No, lui è il presente. E' già un grandissimo giocatore, uno dei migliori in assoluto in Europa". Speriamo di rivederti presto, Terrell.

Gennaro Groppa