Corriere di Siena
SIENA - Si tratti o meno di casualità, è singolare che i campioni d'Italia si trovino ad affrontare nelle prime due giornate le prota- goniste di quello che potremmo definire il basketgate all'italiana dell'estate 2011. Prima Teramo, il club che sul campo era retro- cesso ma che ha ricomprato la serie A pagando 500 mila euro, poi Venezia, ammessa dalla decisione del Coni al massimo campionato appena dieci giorni fa dopo aver perso la finale. Venezia significa Reyer, nome glorioso del firmamento nazionale (due scudettL.ma nel 1942 e nel 1943) con una finale di Coppa Korac nel curriculum (persa nel 1981 contro Badalona) nonché avversaria della coetanea Mens Sana (1871 l'anno di fondazione della società biancoverde, allora associazione ginnica, 1872 quello del sodalizio lagunare) sul campo da basket, soprattutto negli anni Settanta ed Ottanta del Novecento. Memorabili le sfide all'Arsenale, l'impianto di Calle San Biagio che sostituì l'ancor più storica location della Scuola Grande della Misericordia (si giocava al di sotto degli splendidi affreschi del Sansovino...), con avversari che si chiamavano Carrara, Hawes, Haywood, Dalipagic, tanto per citare i più famosi. L'ultimo punto di contatto fra Siena e Venezia è della stagione 1990/1991. Mens Sana che vince in trasferta, al Taliercio di Mestre, per 74-80 (Alexis e Lampley 23 punti a testa), e che bissa sul filo di lana (89-87) nel girone di ritorno. Involandosi poi verso la promozione in serie A1.
M.T.