Corriere di Siena
SIENA Montepaschi-Lavrinovic, si tratta. E' stato chiaro Ferdinando Minucci, nei giorni scorsi, parlando del lungo lituano: lo ha definito "giocatore libero", libero cioè di guardarsi intorno e valutare le tante proposte che stanno giungendo al suo agente da tutta Europa (in Turchia, tanto per fare l'esempio di un mercato che in quest' estate non bada a spese, si sono iscritte all'asta l'Efes ma anche il Fener-bahce e, pare, il Besiktas), perché la Mens Sana non è più in grado di garantirgli il trattamento economico degli ultimi cinque anni. In quanto "giocatore libero", però, Ksistof Lavrinovic potrebbe pure essere oggetto di una nuova trattativa impostata diversamente dal club campione d'Italia, che pur orientato a non fare troppi conti (né calcoli) col proprio passato, certo conosce bene il valore del giocatore e l'impatto che lo stesso può avere a livello internazionale quando sta bene. Sì, perché Lavrinovic, che di anni ne ha 33, ha avuto le sue gatte da pelare sul piano della condizione fisica (due interventi chirurgici alla schiena) e da questo punto di vista ha trovato nella qualità dello staff medico-massofisioterapico tricolore, e nella sensibilità dello stesso Minucci, un valido assist per recuperare con successo (e tanta tranquillità) dagli infortuni patiti. La Mens Sana e Lavrinovic, insomma, si parlano. Se il centro punterà realmente a dare seguito a questioni "affettive", visto che da tempo va dicendo di aver trovato a Siena un ambiente ideale per sé e la propria famiglia, e accetterà la riduzione di ingaggio che è pronta ad essergli prospettata, per cause di forza maggiore, da viale Sciavo, alla fine la maglia numero 12 della Montepaschi potrebbe avere stampato nuovamente il suo nome. Anche se nel frattempo vanno sistemate le questioni McCalebb e Andersen, con destinazioni da definire per entrambi i giocatori e soldi freschi da far affluire nelle casse tricolori. Sempre nel reparto-lunghi, Benjamin Eze continua ad essere spesso e volentieri accostato alla Mens Sana. Il ritorno del nigeriano (che nel prossimo torneo potrebbe essere definitivamente equiparato ad un qualunque giocatore italiano, non più con lo status di passaportato) è una pista che viale Sclavo ha seguito sotto traccia sin dai mesi primaverili, puntando sul forte legame affettivo esistente fra le parti e sulla volontà di "Big Ben" di rimettersi in gioco ad alto livello dopo l'anno sabbatico appena trascorso lontano dai canestri, magari tornando a vestire la madia che lo ha reso celebre fra il 2004 ed il 2010. Per arrivare ad un "sì", è necessario che Eze, classe 1981, abbia recuperato una buona condizione fisica e che si trovi un accordo su cifre decisamente inferiori rispetto a quelle che il centro ha guadagnato al Kimkhi o a Milano, anche standosene fermo. Come in tante altre trattative del passato mensanino, ma anche in alcune attuali, si chiede al giocatore di sposare un progetto, non di dettarne le condizioni. Di ieri, intanto, la notizia che un ex biancoverde, Uros Slokar (per lui una fugace apparizione con la Mens Sana da febbraio a giugno 2010), si è accasato nel campionato spagnolo. In uscita dalla stagione romana, il lungo sloveno ha detto sì al Gran Canaria con un contratto biennale, compiendo un tragitto che già ha accomunato altri ex come Zisis e Rakovic (entrambi a Bilbao) e che, si è detto nei giorni scorsi, potrebbe riguardare pure Shaun Stonerook, richiesto da Valencia. Qui però siamo realmente nei campo dei rumors, perché l'attuale capitano della Montepaschi deve ancora decidere se continuare nella sua carriera cestistica e, in quel caso, parlerà prima con Siena per valutare il da farsi. Non tanto per questioni contrattuali (Stonerook è libero da vincoli), quanto per una naturale forma di rispetto ed affezione nei confronti del club, la Mens Sana appunto, col quale ha trascorso gli anni più importanti della sua avventura sportiva. Chi di sicuro non tornerà a Siena è Jonas Maciulis. La Montepaschi gli ha regalato qualche spicciolo di basket giocato (4 presenze) nella scorsa primavera, dopo un grave infortunio al ginocchio, e permesso di rilanciarsi verso nuove destinazioni. La prima è Londra, dove fra qualche giorno Maciulis indosserà la maglia della Lituania alle Olimpiadi: "Vorrei che Jonas - ha detto nelle ultime ore il suo agente - arrivasse ai Giochi con un contratto in tasca già firmato per la prossima stagione, vogliamo chiudere in fretta". Si parla di un contatto col Panathinaikos (in realtà tutto da confermare), che sarebbe interessato anche a Darjus Lavrinovic, in uscita dal Cska Mosca e seguito con attenzione anche da Zalgiris Kaunas e dai clubs turchi.
Matteo Tasso